Repubblica: “I rosa pagano dazio alla stanchezza. Pari-beffa nel finale”

L’edizione odierna de “La Repubblica” analizza il match della 3^ giornata tra Palermo ed Empoli. Ecco quanto si legge:

“Una vittoria accarezzata, assaporata, ma sfumata. Al “Barbera” finisce 3-3 fra Palermo ed Empoli. I rosanero, meno brillanti del solito, pagano le fatiche dei giocatori tornati dagli impegni con le nazionali, vanno vicini alla vittoria con un gol di Gnahorè, ma vengono traditi proprio dal francese che commette fallo da rigore al novantatreesimo. […]. Quando il Palermo accelera sembra non lasciare scampo all’Empoli. Coronado è imprendibile per i difensori toscani e fa ammattire nei primi dieci minuti di partita Simic. La sua pericolosità è tale che spesso i suoi avversari diretti devono ricorrere al fallo. E proprio da un calcio di punizione conquistato da Coronado sulla trequarti destra nasce il vantaggio rosanero al decimo. Il brasiliano batte verso la zona sinistra dell’area di rigore dove trova puntuale Cionek alla deviazione vincente di testa. Passano quattro minuti e Coronado trova anche la soddisfazione personale del gol. Il brasiliano riceve palla da Gnahorè, punta l’area di rigore e prima di entrare negli ultimi diciotto metri lascia partire un destro secco dal vertice destro che si insacca sul primo palo sorprendendo Provedel. Quando tutto sembra mettersi bene per la squadra di Tedino arrivano dieci inspiegabili minuti di svago e distrazione: passaggi sbagliati e chiusure in ritardo che ridanno fiducia all’Empoli che accorcia le distanze al ventitreesimo con Simic. Il gol non sembra proprio inevitabile: Untersee crossa dalla destra, la palla passa all’interno dell’area piccola, Posavec segue la sfera
con lo sguardo e alla sua destra arriva di testa il difensore che batte Rispoli e Cionek per tempismo. La rete subita ha l’effetto di riportare la giusta concentrazione fra i rosanero, ma ha rianimato anche i toscani che ci provano con Caputo, Castagnetti e ancora Simic: in tutte e tre le conclusioni, da fuori area le prime due, di testa su angolo la terza, Posavec è attento. Il croato non fa altrettanto bene al nono del secondo tempo, quando l’Empoli pareggia con Caputo. L’attaccante empolese più o meno dalla stessa posizione e nello stesso modo in cui ha calciato in modo vincente Coronado nel primo tempo fa altrettanto e pareggia. Tedino corre ai ripari, prova a dare una scossa ai suoi giocatori con un doppio cambio: fuori Chochev e Nestorovski, che esprime tutto il suo disappunto con un calcio ad una bottiglietta tornando in panchina, dentro Murawski e Trajkovski. Ma a rendersi protagonista negli ultimi minuti di partita ci pensa Gnahorè: prima realizza il gol del 3-2 alla mezzora, poi a tempo scaduto commette fallo da rigore. Dagli undici metri si presenta Caputo che sigla la doppietta e fissa il risultato sul 3-3”.