Repubblica Genova: “Genoa, blitz dei vertici a Pegli. Con il Palermo riscatto obbligatorio”

L’edizione odierna de “La Repubblica – Genova” si sofferma sulla gara che il Genoa affronterà contro il Palermo.

Genoa ha già voltato pagina, mettendosi subito al lavoro in vista dell’anticipo di venerdì prossimo al Ferraris contro il Palermo saltando il consueto giorno di riposo. E prima di iniziare la seduta di ieri i vertici rossoblù si sono ritrovati al Signorini per far sentire la propria voce. Il presidente Zangrillo, l’ad Blazquez e il ds Ottolini hanno infatti incontrato la squadra e lo staff tecnico. Un colloquio costruttivo durante il quale la società ha fatto sentire la propria vicinanza al gruppo, spronandolo a ripartire al meglio. Voltare pagina e ricominciare tutti insieme dunque per lasciarsi alle spalle la brutta prova del Tardini. Solo la gara con il Palermo a questo punto potrà svelare se sia stato un incidente di percorso dopo 7 risultati utili consecutivi, o il sentore di qualcosa di peggio.

Nel frattempo Gilardino si è rimesso subito al lavoro dopo aver attirato su di sé le critiche e incolpandosi per quanto accaduto contro il Parma. Per la squadra ieri prima una lunga analisi video della gara coi gialloblù, poi sul campo lavoro differenziato tra chi è sceso in campo in Emilia, solo seduta defaticante, e chi invece non ha giocato, impegnato in un allenamento completo con tanto di partitelle a campo ridotto. Ora toccherà ai giocatori rispondere perciò sul campo contro un Palermo tornato in corsa per i playoff e capace nella gara d’andata di vincere una gara pazzesca con i rossoblù che hanno sbagliato l’impossibile sin dai primi minuti. Palermo che nell’ultimo turno ha peraltro fatto un vero e proprio favore proprio al Grifone sconfiggendo la Reggina al Barbera e permettendo così al Genoa di rimanere comunque al secondo posto in solitario nonostante la sconfitta subita. Un’occasione da non lasciarsi sfuggire dunque per Coda e compagni che dovranno ripartire subito. Gilardino però è costretto a fare i conti con l’infermeria e con alcune assenze. Oltre a quella di Haps, ancora due giornale da scontare, il tecnico infatti dovrà sicuramente fare a meno di Ilsanker, il cui problema al polpaccio, lo stesso già infortunato in passato, lo terrà fuori per due settimane e quindi sicuramente venerdì.

Meno grave del previsto invece lo stop di Bani, solo un affaticamento per il capitano che proverà a stringere i denti in vista della gara coi rosanero. Solo oggi invece verrà definita la situazione di Mimmo Criscito, che nel finale con il Parma si era fermato durante uno scatto a centrocampo toccandosi il flessore. Gli accertamenti ai quali si sottoporrà sveleranno l’entità del danno con la speranza in casa Genoa che l’essersi fermato subito possa aver ridotto al minimo l’infortunio. Ma quali che siano le opzioni a disposizione del tecnico il lavoro di Gilardino dovrà vertere soprattutto sulla fase offensiva. Come a Reggio Calabria anche al Tardini non sono arrivate conclusioni nello specchio della porta. Il gioco moderno porta spesso le squadre a entrare nei 16 metri avversari il più possibile, e lo stesso tecnico ha parlato di “riempire l’area”, ma il possesso palla e la serie di passaggi orizzontali non ha portato a niente di buono e così un cinico Parma ha avuto la meglio.  Al Genoa è mancato l’essere pratico ma anche il gioco verticale e questo è uno dei problemi da risolvere, il possesso palla fine a se stesso non ha portato da nessuna parte, quel servire sempre il compagno alle spalle invece di cercare la superiorità numerica e puntare la porta rischia di diventare un problema. Così come il fatto che si sia persa la capacità di concludere da fuori area. Ogni tiro è potenzialmente un’occasione, anche in caso di ribattute ma questo i giocatori, va detto non solo del Genoa, sembrano esserselo scordato. Venerdì sera i rossoblù dovranno dunque riscattare l’ultima sconfitta dimostrando di essere incappati unicamente in una giornata storta, tornare a blindare la difesa, e ritrovare la via delle rete visto che sono due ormai le gare senza segnare.