Repubblica: “Genoa verso il Palermo, creditori bussano alle porte della società”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Genoa che si prepara alla sfida contro il Palermo.

Novantadue milioni di euro: è quanto hanno speso i 777 per il Genoa da quando hanno rilevato il club di calcio più antico d’Italia. Attualmente la gestione ordinaria ha un costo che si aggira intorno ai 5 milioni, poi, ovviamente, ci sono i costi straordinari. E non c’è giorno che in sede non arrivi un decreto ingiuntivo. Antichi creditori che si fanno avanti, sapendo che adesso la società rossoblù è in grado di far fronte agli impegni. Quindici milioni sono finiti così ai procuratori che negli anni passati erano stati protagonisti dei mercati, in alcuni casi bulimici, del Grifone. È stato “ereditato” anche un elevatissimo costo del lavoro (al 95 per cento si tratta degli ingaggi dei calciatori e dello staff tecnico): 73 milioni che sono stati fatti scendere sotto i 40 e altre operazioni sono in programma per ridurlo ulteriormente.

La serie B garantisce introiti bassissimi: una decina di milioni tra biglietteria e sponsor più circa otto milioni di diritti televisivi. Ed il Genoa dei 777 non può nemmeno usufruire del cosiddetto paracadute perché, a suo tempo, era stata fatta un’operazione di factoring ovvero la cessione ad una banca del proprio credito (per l’appunto il paracadute). Intanto per il 16 febbraio è programmata un’uscita di circa 8 milioni e mezzo (stipendi e contributi di novembre e dicembre più le altre scadenze previste dalla federazione).

Mentre la Reggina, che ha scelto di presentare all’Agenzia delle Entrate e al Tribunale un piano di ristrutturazione dei debiti pregressi molto simile a quello del Genoa, sembrerebbe intenzionata a proseguire la linea dura e a non pagare, il club rossoblù è intenzionato a non correre rischi nonostante abbia avuto conferma che tutto è stato fatto nelle rispetto della nuova legge entrata in vigore lo scorso 15 luglio. Resta da comprendere perché il sistema calcio stia provando a mettere i bastoni tra le ruote auna delle poche realtà che, invece dei soliti maneggi, ha portato soldi veri. Così il Genoa è a rischio una penalizzazione (probabilmente un punto) per aver adottato una pratica che è prevista dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza. Ora il grande nodo è tornare subito in serie A