“Gara con il tempo per gli stipendi”

Oggi per il Palermo potrebbero e dovrebbero esserci delle novità sul fronte societario. L’Ad Facile tratta con delle cordate interessate all’acquisto del club ma nella giornata di ieri ha dichiarato che oggi potrebbero esserci delle novità e non potrebbe non esserci per forza la cessione della società. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de “La Repubblica” proprio su questo argomento:

“È il giorno delle decisioni da prendere per il bene del Palermo. Lo ha detto l’Ad dei rosanero Emanuele Facile. Lo stesso che tredici giorni fa assicurava che il club non era in vendita, che ci sono degli azionisti da informare prima di annunciare qualcosa e che chi voleva il Palermo non doveva trattare ma comprare direttamente le azioni. Per l’unico dirigente rosanero superstite all’interno del consiglio di amministrazione del club di viale del Fante, dopo le dimissioni del presidente Clive Richardson e del consigliere John Treacy, tutti i tasselli oggi potrebbero trovare la loro sistemazione. Ma rispetto a meno di due settimane fa le carte in tavola sono decisamente cambiate e il tempo a disposizione per pagare gli stipendi si riduce sempre di più. Lo stesso Facile venerdì scorso era sul punto di firmare un accordo con Raffaello Follieri, salvo poi annunciare di avere offerte migliori. «Confermo che ci sono cordate interessate – è la versione di Facile – prenderemo entro domani (oggi per chi legge, ndr) una decisione per il bene del Palermo. Questo non significa per forza che cederemo il club, stiamo valutando anche la possibilità di una soluzione interna per uscire dalla crisi. Possiamo risolvere tutto senza cedere la società. Mi confronterò con gli azionisti per decidere la soluzione migliore per evitare ripercussioni».
Gli stessi azionisti che, però, al momento non hanno mai ricevuto le comunicazioni ufficiali che Facile aveva definito obbligatorie su ogni sviluppo societario. E invece di Announcements sul listino Nex Exchange non c’è traccia. Tutto è fermo alle dimissioni di Richardson e Treacy, che è anche azionista, mentre agli investitori non è stato detto né che Facile non ha firmato l’accordo con Follieri, né che tutto quello che ha rivelato l’imprenditore pugliese a proposito dei termini dell’accordo fosse vero o falso, dai 52,750 milioni di euro d’investimento complessivo pronti fino alla plusvalenza sulla cessione del club da 1,2 milioni di euro. Intanto alcuni dei protagonisti di queste ore di presunte trattative si sono defilati. Rinaldo Sagramola, ex direttore generale rosanero, conferma i contatti, « ma solo con chi – dice – mi ha chiesto informazioni sulle potenzialità del club e della piazza» , e smentisce il coinvolgimento diretto fra le cordate interessate all’acquisto del Palermo e con il presidente del Genoa Preziosi. «Sono allarmato come tutti – dice Sagramola – ho a cuore le sorti dei rosanero, ma non ho intenzione di comprare il club. Una plusvalenza sul prezzo d’acquisto di 10 euro può essere legittima, ma se non chiudi l’affare e poi vai incontro al fallimento credo che gli amministratori attuali potrebbero risponderne anche penalmente».
A proposito delle cordate americane, invece, sia York Capital Management che la Carisma Spa non sarebbero pronte ad acquistare il Palermo a scatola chiusa e pagare subito gli stipendi entro lunedì senza avere la certezza al centesimo dei conti rosanero. Tempi troppo lunghi per un club la cui proprietà è sempre di una società inattiva, la Palermo Football Club Spa, e che si trova come un equilibrista su un filo sospeso su un baratro senza rete di sicurezza”.