Repubblica: “Coronado: tutto calcio, Karin e Play. Alla scoperta del nuovo idolo del «Barbera»”

L’edizione odierna de “La Repubblica” dedica ampio spazio al calciatore del momento, Igor Coronado. Ecco quanto si legge:

“Era arrivato in Italia con un ruolo preciso: il cambio di Sodinha al Trapani. Il suo compito doveva essere quello di scalpitare dalla panchina, in attesa che il fantasista brasiliano facesse qualche bizza di troppo, per raccogliere scampoli di partita o qualche presenza dal primo minuto. Anche lui è brasiliano, ma Igor Coronado è di tutt’altra pasta. Non salta un allenamento e si ferma alla fine della seduta a calciare le punizioni. Poi, dopo la doccia, non vede l’ora di correre a casa, dalla giovanissima moglie Karin. Una coppia affiatata e serena, tanto che lei lo accompagna, e sosta dietro le quinte, anche quando lui è costretto ad essere ospite in tv. Non è molto attivo sui social, ma se Karin vola in Brasile dalla famiglia, e lui rimane solo, non ha nessun pudore a postare le sue foto con lei, commentate con tanto di “mi manchi”. Insomma, un romantico che non fa nulla per nascondere di esserlo. Roba d’altri tempi. È stato Serse Cosmi, quando allenava a Trapani, a farsi convincere a portarlo in Italia: la famiglia Gaucci gli aveva segnalato questo ragazzo sudamericano, reduce da tre stagioni nel Floriana allora allenato da Giovanni Tedesco: 63 presenze e 32 gol nel campionato maltese. Certo, non un palcoscenico di primo livello, ma qualcosa induceva Alessandro Gaucci a pensare che le doti di questo ragazzo fossero adatte anche per il calcio italiano. Automatica scattò la telefonata a Cosmi, che decise di aggregarlo in prova nel ritiro di Spiazzo, in Trentino. Il biglietto di presentazione di Coronado fu subito convincente: suo, infatti, il gol della vittoria nell’amichevole contro il Verona. Da li in poi, non si è più fermato, e sono nate due stagioni in maglia granata che lo hanno definitivamente lanciato. Cosmi ha impiegato Coronado nel ruolo di trequartista, ma anche da esterno o da mezzala, ricevendo sempre ottime risposte sul campo e nessun problema fuori. Fin troppo sereno il comportamento di questo ragazzo, sostanzialmente silenzioso e riservato. Accetta lo scherzo in trasferta, ascolta immancabilmente musica brasiliana, ma difficilmente lo si incontra a cenare fuori. A Trapani, lo faceva con il nucleo di brasiliani della squadra: lui e Nicolas (attuale portiere del Verona) erano i fedelissimi di un gruppo che amava ritrovarsi a parlare portoghese davanti ad una pizza o al buon pesce. La scorsa estate, lo aveva puntato il Chievo, e il sogno di giocare in serie A era diventato la sua dolce ossessione. Quando il Palermo ha bussato alla porta, però, non ha esitato un attimo: era la maglia rosanero quella che voleva con tutte le sue forze, e i tentennamenti estivi sul “closing” mai perfezionato non gli hanno mai fatto cambiare idea. Ha preso casa a Mondello, diventata ovviamente il suo rifugio. Il difetto? È un po’ permaloso. Tedino avrà già sicuramente scoperto che se lo coccolerà e lo terrà sempre in considerazione, otterrà da Coronado qualità e quantità; capacità di profondere, oltre alle giocate di fantasia, anche sacrifici importanti per i compagni. Essere criticato o messo in discussione è un meccanismo che subisce, lo induce ad intristirsi. È forse questo l’ultimo, e più rilevante, salto di qualità che deve compiere, per affermarsi anche a livello più alto: la fortificazione del carattere. È la gioia di giocare a calcio il tratto distintivo della sua personalità. Tanto che il suo principale hobby è la Playstation. Il gioco preferito? Fifa, naturalmente: qualche avversario online da sfidare e battere c’è sempre. Proprio come accade tutte le volte che scende in campo e ne affronta uno vero”.