Repubblica: “Contratto firmato il club a Mansour. Si apre l’era del Palermo City”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul contratto firmato tra Palermo e City Group con la nuova era che prende il via.

Habemus Palermo City. Il primo luglio del 2022 sarà un giorno da ricordare per i rosanero e per la città. Poco prima di mezzogiorno, nella sede milanese dello studio legale Allen & Overy, la firma di Dario Mirri ha sancito l’inizio dell’era targata Mansour bin Zayed Al Nahyan, lo sceicco proprietario del Manchester City, che adesso è l’azionista principale del club di viale Fante: 10,4 milioni di euro cash versati subito dal City Football Group per acquisire l’80 per cento del Palermo Fc, più bonus in caso di raggiungimento di obiettivi futuri legati alla crescita del club, valutato 13 milioni di euro.

Il restante 20 per cento a Dario Mirri, il presidente tifoso, che tre anni dopo il fallimento dei rosa, spediti negli inferi della serie D, consegna a uno dei club più ricchi del mondo una società senza un euro di debito e in serie B. Un capolavoro sportivo ed economico costruito in silenzio, sull’asse Palermo-Milano-Manchester, dove hanno lavorato sotto traccia sin da novembre i professionisti di Lazard, la banca d’affari, advisor e intermediario del closing, gli emissari della holding emiratina e Mirri in prima persona. La trattativa è stata lunga, non priva di accelerazioni e frenate. Un miracolo per la piazza Palermo, che due anni fa giocava nei campi di provincia e lunedì, alle 11, si troverà davanti, in conferenza stampa allo stadio “Barbera”, il supermanager catalano Ferran Soriano, amministratore delegato del Manchester City e deus ex machina del solido progetto dei “citizens”, dove è approdato nel 2012, prima dei cinque anni formidabili al Barcellona, tra il 2003 e il 2008.

Al suo fianco ci sarà Giovanni Gardini, “il gancio” tra la Sicilia e l’Inghilterra,  manager esperto con più di 30 anni di carriera, in pole per il ruolo di amministratore delegato. Atteso anche Michele Centenaro, membro indipendente del board dell’Eca. È già a Palermo da due giorni l’ex difensore argentino Luciano Zavagno, scout del City, che ieri entrava e usciva dal “Barbera” come se fosse da sempre casa sua. «Lavoriamo con Renzo (il direttore sportivo Renzo Castagnini, ds del Palermo ndr), ma non posso dire di più», ha detto Zavagno, che resterà a Palermo per non meno di due mesi. Sul tavolo del trio Castagnini-Zavagno-Baldini (anche il tecnico ieri era allo stadio) si lavora già per costruire la squadra che il 10 luglio andrà in ritiro a Boccadifalco, il 30 esordirà al Barbera in Coppa Italia e il 13 agosto nella serie cadetta.

Il primo regalo, già da lunedì, potrebbe essere l’acquisto a titolo definitivo dalla Juve del bomber Matteo Brunori. Ma l’entusiasmo della città è già alle stelle. «Dopo il bellissimo traguardo della promozione in serie B, per i colori rosanero sta per arrivare un’altra svolta storica – ha detto il sindaco Roberto Lagalla, che lunedì pomeriggio incontrerà gli uomini del City – l’amministrazione comunale sarà sempre disponibile a instaurare un dialogo sempre aperto con la nuova società».  Soprattutto per lo stadio “Barbera”, fortino e risorsa da ristrutturare, per il quale non è mai tramontato il sogno del Palermo di aggiudicarsi il diritto di superficie dell’impianto, l’istituto con il quale l’amministrazione può cederne per 99 anni la proprietà.

“Official: Italian club Palermo F.C. will be part of City Group, agreement to be signed today”. “Ufficiale: il club italiano Palermo F.C. farà parte del City Group, l’accor[1]do è stato firmato oggi” ha scritto con tanto di foto la pagina Facebook da 510mila follower “Man City News”. Palermo è ora l’undicesima sorella della galassia della holding di Abu Dhabi dello sceicco Mansour, insieme al New York City, il Melbourne City, i giapponesi del Yokohama F. Marinos, il Montevideo City Torque, il Girona, i cinesi del Sichuan Jiuniu, il Mumbai City FC, il Lommel SK e il Troyes.