Repubblica: “«Com’è difficile seguire il Palermo». Sconfitte e incertezze, tifosi stanchi”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sullo strano campionato del Palermo.

«È difficile stare al passo con la scuola e con il lavoro – dice l’attore Sasà Salvaggio – figuriamoci con il calcio. Il Palermo si è allineato seguendo le disavventure di un anno già incerto di suo fra vicende societarie e Covid. Con l’assenza del pubblico sugli spalti il campionato è diventato sempre più difficile da seguire, ma vale per tutti, non solo per i rosanero. Anche se passa il piacere fra posticipi, anticipi, partite alle 12,30, alle 18 e alle 21. Quanto era bello il calcio con le partite tutte allo stesso orario, con le radioline».

«Il Palermo è complicato da seguire – dice Leonardo Guarnotta, ex presidente del Tribunale di Palermo – perché tutti speravamo in un campionato migliore, anche se ci si poteva aspettare qualche difficoltà visto che nel campionato scorso il Palermo è ripartito da zero in D e ha rifatto la squadra per intero: quest’anno si è rifatta nuovamente la rosa, si è cambiato allenatore e ci si è dovuti arrangiare non avendo grosse possibilità economiche. Nonostante tutto dopo un inizio pauroso la squadra si è ripresa e ora galleggia fra il decimo e il nono posto: quello che ci serve per andare ai play- off. Anche se non so quante possibilità avremo di potercela fare. Servirebbe un colpo di fortuna».

«È difficile seguire questa stagione pure per i risultati – dice Sandro Dieli, che già racconta la storia del club in podcast – siamo nel solco della tradizione del dolce e dell’amaro: rimaniamo fedeli al significato del rosa e del nero della nostra maglia. Non riusciamo ad essere meno altalenanti, viviamo dolori e sprazzi di gioia. È insopportabile, viene l’ansia. Se devo passare un malo sabato o una mala domenica non ne vale la pena. Poi ci sono stati anche problemi tecnici, è vero che siamo in C, ma le peripezie per vedere le partite sono tante. Ero un fedelissimo, ma a un certo punto mi siddiò».