Repubblica: “Baldini, il calcio e la serenità ritrovata: «Niente ingaggio ma oggi sono felice. Il contratto con il Palermo…»”

“C’è un allenatore che per cercare la felicità si è incamminato per anni per una strada tortuosa, fatta di luci abbaglianti, false sirene e contratti milionari. Salvo poi scoprire che per essere davvero felice non sarebbe dovuto andare tanto lontano da casa sua. Sarebbero bastati solo pochi chilometri, quelli che separano la casa di Silvio Baldini, tecnico ex Empoli, Palermo, Parma, Catania dallo stadio della sua nuova squadra, la Carrarese. «La felicità non te la danno i soldi — dice l’allenatore toscano — la felicità te la danno le persone semplici, che però mettono passione nelle cose che fanno». E allora Silvio Baldini ha deciso di mettere in pratica tutto ciò che pensa, e ha scelto di allenare la Carrarese gratis facendo inserire nel contratto solo una penale in caso di esonero e un premio per una inaspettata promozione. Basta contratti faraonici, basta Serie A. Silvio Baldini, 59 anni, da Massa, ha trovato il suo Nirvana lì dove tutto era cominciato. Sotto le Apuane, tra il silenzio delle cave e le giornate di caccia con il suo cane. Dopo due giornate di serie C la Carrarese è a punteggio pieno con due vittorie. Dove volete arrivare? «Ho accettato di allenare la Carrarese per fare qualcosa di importante, cioè riuscire a cambiare il pronostico…». Che non vi vede tra le squadre favorite per la promozione. «Chi ci vede non pensa che noi possiamo vincere, ma invece stiamo provando a cambiare il modo di vivere il calcio. Abbiamo preso in squadra ragazzi non conosciuti ma bravi, e lavoriamo dalla mattina alla sera facendo stare i giocatori sempre insieme, dal martedì alla domenica. Non è facile, gli altri non ci riescono. Noi ci proviamo». Lei è scomparso per sei anni, ora ritorna ad allenare gratis. È sempre lo stesso Baldini, quello del brutto episodio del calcio all’allenatore del Parma? «Il calcio mi portava ansia e stress da star male, mi ero rotto di vivere con queste pressioni e mi sono messo da parte. Anche se dentro di me il calcio è sempre stato una parte importante. Ma non quello di oggi, fatto solo di soldi». Per questo ha deciso di non percepire compensi? «La Carrarese mi aveva cercato già l’anno scorso quando stava per retrocedere, ma non ho accettato perché pensavo di non essere utile. Ho detto chiamatemi a giugno e verrò gratis. Ora sono qui». Però non è sempre stato così. Si ricorda Palermo, il contratto milionario con Zamparini… «Ho guadagnato troppo facendo l’allenatore, le cose mi andavano bene, avevo ingaggi importanti e tutto ciò mi ha portato fuori strada perché pensavo a come investire i risparmi e guadagnare più che a metterci passione. Ma è ciò che riesci a trasmettere all’anima dei giocatori che ti fa andare avanti senza pensare ai soldi». Ha detto anche che lei rinuncerebbe ai milioni di un ingaggio in Cina… «Né i soldi né le categorie danno la felicità. Non me ne frega niente dei soldi perché è la società di oggi che ha stabilito che chi è ricco ha qualcosa in più ed è felice, ma non è vero. Questi sono tutti segnali che fanno male ai nostri giovani». E lei cosa cerca di insegnare ai calciatori della Carrarese? «Che dobbiamo ragionare in maniera diversa da come si ragiona nel calcio, non per essere diversi ma felici. Sa cosa è successo qualche mattina fa?». Cosa? «Facciamo colazione sempre insieme, e devono prepararsela gli stessi calciatori. Una mattina erano finite le banane, un ragazzo ne aveva solo mezza e ha diviso questa metà in parti più piccole per darla a un compagno di squadra. Questa è già una conquista». Insomma, non rimpiange nulla del passato? «Quando ho debuttato con la Carrarese in Coppa Italia di C contro il Monza ho provato la stessa tensione di quando giocavo contro la Juventus. Cosa dovrebbe mancarmi?»”. Questo quanto riportato da “La Repubblica”.