Repubblica: “Al “Barbera” c’è la Turris. Baldini torna al passato per dimenticare Foggia”

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sulla gara di oggi tra Palermo e Turris.

Alle 14,30 il fischio d’inizio per mettere definitivamente alle spalle la disfatta di Foggia. Il Palermo torna in campo al “Barbera” contro la Turris a distanza di quattro giorni dal 4-1 che ha allontanato nuovamente il secondo posto e ha intaccato le certezze acquisite, mostrando un Silvio Baldini ancora alla ricerca di un equilibrio che non sembra arrivare. L’allenatore, in cinque gare sotto la sua guida, aveva puntato su un modulo stabile e su concetti di gioco chiari che sembravano ormai assimilati.

Poi la scelta di sconfessare il 4-2-3-1 per la difesa a tre. Il ko è stato pesante per i tifosi e per il presidente Mirri che si è detto deluso. Baldini si è assunto ogni responsabilità ma, ammette, si sarebbe aspettato qualcosa in più dai suoi: «Ho sbagliato io, pensavo di dare un aiuto ai giocatori e così non è stato. Ho messo un’ala invece di un terzino ma, nonostante questo, ci sono stati errori non belli che non devono esserci».

Il tecnico sottolinea l’elemento che ha consentito ai rossoneri di vincere: «Non siamo stati una squadra morta: abbiamo creato più occasioni da gol, vinto più duelli e corso di più. Loro hanno fatto alcuni errori ma sono stati più incisivi. Non dobbiamo buttare tutto all’aria per una serata storta: spesso una sconfitta insegna più di un pareggio o una vittoria. In ogni caso torneremo al 4-2-3-1 perché è lo schieramento più equilibrato e che dà maggiori sicurezze». Rientra Giron dalla squalifica e anche Buttaro e Dall’Oglio dagli infortuni («ma hanno fatto soltanto due allenamenti», dice Baldini). Il terzino francese è favorito per la fascia sinistra. Buttaro, invece, prima di farsi male aveva conquistato il ruolo di titolare a destra ma Accardi resta comunque in vantaggio; al centro Perrotta insidia la coppia Lancini-Marconi con il primo che potrebbe mantenere il posto.

A centrocampo è lotta per giocare accanto a De Rose e a proposito di uno dei candidati, Damiani, l’allenatore dice: «Non è ancora il calciatore che ho schierato sempre titolare a Carrara. Ha avuto un infortunio e quindi ne sta risentendo. La prima partita è andato bene, nelle altre non è stato brillante». Solite gerarchie tra i pali e in attacco dove però si scalda Fella, mentre dell’altro trequartista al momento in ombra, Silipo, il tecnico dice: «Non faccio giocare i calciatori in base alla simpatia, li valuto in allenamento e, se non mi danno garanzie o non risultano funzionali, devo fare delle scelte, che non è detto siano per forza giuste. Finora è entrato a gara in corso e non è bocciato. Ha qualità e un domani potrebbe giocare in serie A». La Turris può essere il miglior avversario per ripartire: da febbraio è in crisi con quattro sconfitte consecutive incassate ed è in emergenza nel reparto difensivo, dove Caneo dispone di un solo centrale di ruolo a causa di infortuni e squalifiche. Proprio per questo il tecnico, che spesso gioca a tre dietro, dovrebbe confermare il 4-3-1-2 messo in campo nella gara precedente. In avanti il duo Giannone-Santaniello, 18 reti complessive ma che non vanno a segno dal 5-0 di dicembre contro il Messina.