Repubblica: “Addio a Marchione, il tuttofare amato dai rosanero”

L’edizione odierna di Repubblica dedica spazio allo scomparso Marchione. Il Palermo piange la morte del suo storico dirigente accompagnatore e custode di tanti aneddoti rosanero Franco Marchione – scrive il quotidiano -. È rimasto vicino al suo Palermo finché ha potuto. Fu lui a dare il soprannome di “picciriddu” a Dybala. Marchione è sempre stato un punto di riferimento del club, svolgendo tantissimi ruoli per la società, da dirigente accompagnatore fino a factotum di fiducia di giocatori e direttori sportivi. Dalle partite a carte con Zeman, suo vero amico, fino alle imprese per recuperare il passaporto di Cavani in occasione di trasferte europee dei rosanero. Sono tantissimi gli aneddoti che lo vedono protagonista. « A Zeman compravo vagoni di sigarette — raccontò una volta — Fumava Ms una dopo l’altra. Giocavamo a carte con pochi soldi, vincevo sempre io e lui non mi pagava mai. Zeman era bravo ma tirchio. Ero a Trigoria, lui allenava la Roma. Prendemmo un caffè e quando vidi che metteva le mani in tasca mi feci avanti: Zdenko che fai? E lui: “ No, sto prendendo le sigarette, il caffè lo paghi tu”». A Cavani ha permesso di scendere in campo quella volta che l’uruguaiano dimenticò i documenti. «La squadra era all’aeroporto — è un altro aneddoto di Marchione — aveva dimenticato il passaporto a casa e non avevamo le chiavi. D’accordo con lui sono andato a casa sua, ho sfondato la porta, ho preso il passaporto e gli ho permesso di scendere in campo » . Anche nel nuovo Palermo Marchione aveva già conquistato la stima di tutti. Martin a Natale lo ha ringraziato su Repubblica: «È stato una guida — le parole del francese — un uomo importante per noi, una splendida persona».