“Abbattimento delle barriere al Barbera. Si fa sul serio”

L’edizione odierna di “Repubblica” parla del progetto del Palermo di abbattere le barriere che separano il campo del Barbera dagli spalti.  Ci sono già stati i primi passi formali per rimuovere le grandi vetrate che separano gli spalti dal campo. «Per seminare appartenenza e costruire insieme un futuro migliore per il calcio a Palermo – aveva scritto il club in un passaggio del post pubblicato ieri – abbatteremo con il benestare di Comune e autorità competenti quelle barriere che materialmente e simbolicamente separano i bambini dai giocatori e il tifo più sano della nostra città dalla nostra squadra». Nei giorni scorsi si è formato un tavolo tecnico in questura fra il Palermo, il sindaco Leoluca Orlando e i rappresentanti del Gos, il gruppo operativo di sicurezza che nel giorno della partita assume la funzione di centro per la gestione della sicurezza dell’evento e che è formato da un funzionario dei vigili del fuoco, del servizio sanitario e della polizia municipale. Dall’incontro è emersa la disponibilità ad affrontare la questione anche se sono stati evidenziati alcuni aspetti che potrebbero far nascere delle criticità sull’attuazione del progetto. Su tutti quello che, trattandosi di modifiche strutturali dell’impianto, le dovrà fare il proprietario e quindi il comune. Discorso diverso, invece, se andasse in porto l’altro progetto del Palermo, vale a dire quello di ottenere il diritto di superficie dell’area del “Barbera” per diventare proprietario dell’impianto e ammodernarlo secondo le esigenze del club. In questo momento, però, per arrivare alla rimozione delle barriere secondo le prescrizioni della questura occorrono oltre ai passaggi formali anche degli adeguamenti tecnologici come il rafforzamento della videosorveglianza. Interventi che dovrebbe fare il comune attraverso la Sispi, la società che si occupa di sistemi informatici, e il Coime, il Coordinamento interventi di manutenzione edile che materialmente dovrebbe rimuovere le barriere o effettuare gli adeguamenti attraverso gli operai comunali.