Qatar 2022. Oggi alle 14:00 Polonia-Arabia Saudita, le probabili formazioni

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla gara di oggi tra Polonia e Arabia Saudita.

Tutta la pressione addosso. La Polonia, contro l ’ Arabia Saudita, non ha alternative alla vittoria. Il pareggio con il Messico alla prima giornata non lascia spazio e calcoli, per andare avanti nel Mondiale (considerando che l ’ ultima gara del girone sarà contro l ’ Argentina) ha bisogno d ei tre punti la squadra di Michniewicz. Il ct è finito nell’occhio del ciclone in patria, colpa dell’atteggiamento considerato troppo conservativo nel match di debutto pareggiato 0-0 e concluso con appena un tiro nello specchio della porta.

ITAL-POLONIA. Un po’ tutti nel Paese chiedono a gran voce l’inserimento dal primo minuto di Milik (entrato solo al minuto 87 contro i messicani) in coppia con Lewandowski, ed è probabile che alla fine saranno accontentati, nonostante le risposte un po ’ scontrose del commissario tecnico: «Forse non considerate il fatto che per inserire un altro attaccante bisogna togliere qualcuno. Vi sfugge il dettaglio che non si possa giocare in 12 … Comunque non parlerò di tattica, lo so io con che formazione giocheremo e quali saranno i cambiamenti rispetto all’ultima partita». C’è tensione, è evidente. Ma la Polonia vuole uscirne, affidandosi al desiderio di riscatto dell’uomo simbolo, Lewandowski, che ha fallito l’opportunità dagli undici metri con il Messico, e probabilmente al “ blocco azzurro ” , visto che potrebbero essere ben 6 i giocatori militanti in Italia a partire dall’inizio.

Oltre a Milik, anche Zielinski a centrocampo, Szczesny in porta, Zalewski, Kiwior e Glik in difesa. Proprio il difensore del Benevento, autore di un’ottima partita con il Messico, rappresenta un altro motivo di “ attrito ” tra il ct e i media polacchi: «Quando l’ho convocato c’erano molti che mi chiedevano il motivo. La sua prestazione nella prima partita mi rende doppiamente orgoglioso». Non proprio il clima ideale per prepararsi serenamente a una partita che sa già di ultima spiaggia.