Più forte delle difficoltà: non chiamatelo più “Palermo 2”

Era un Palermo in emergenza quello che si apprestava ad affrontare il Carpi. Un Palermo decimato dagli infortuni e dalle convocazioni delle Nazionali. Un Palermo obbligatoriamente reinventato da mister Tedino, che aveva a disposizione soltanto 19 uomini di cui tre aggregati dalla Primavera. Un “Palermo 2”, come definito da alcuni, che ha fatto del momento di grande difficoltà la propria arma vincente. Privo due pedine inamovibili dello scacchiere rosanero come Struna e Nestorovski, i rosanero hanno spazzato senza alcun problema l’avversario di giornata.

Un successo di fondamentale importanza, che ha portato la squadra di Tedino a -1 dal Frosinone. Una vittoria che avvicina la promozione diretta, soprattutto tenendo conto del recupero ancora da disputare contro il Parma. Con una partita in meno rispetto ai ciociari, i rosanero vedono la serie A, con la consapevolezza di avere il proprio destino tra le mani. Basta passi falsi e punti persi per strada, il Palermo si prepara al rush finale. Deve farlo. La prova offerta contro il Carpi è la strada da continuare a percorrere. Una partita praticamente perfetta, giocata da vera squadra. Una squadra che sa come affrontare le avversità. E quest’anno il Palermo, tra vicende extra campo ed infortuni, ne ha dovute passare tante. Forse anche troppe rispetto alle altre squadre di serie B.

Ancora una volta gli uomini di Tedino hanno dimostrato di essere uniti più che mai nei momenti di difficoltà. Si vedano le prestazioni di Dawidowicz e Rajkovic, in campo per 90 minuti nonostante una precaria condizione fisica. Oltre che ai due difensori, che insieme a Szyminski hanno reso la retroguardia rosanero un muro invalicabile, gli applausi vanno a tutta la squadra, anche se c’è chi oggi ne merita qualcuno più. Stiamo parlando di Jajalo e Coronado, protagonisti indiscussi della vittoria odierna sul Carpi.

Il bosniaco, sommerso dagli applausi del pubblico al momento della sostituzione, ha sfornato la sua prestazione migliore in questa stagione. Padrone assoluto del centrocampo, si è anche procurato il rigore che ha aperto la danza delle marcature. E che dire di Coronado? Prima tripletta italiana (un gol su rigore ed altri due su azione) e solita classe a servizio della squadra. Insieme alla rete di La Gumina, la seconda consecutiva, il tris dell’italo-brasiliano ha regalato 3 punti al Palermo, oggi terzo a 54 lunghezze. L’emergenza in fatto di uomini a disposizione si presenterà anche in occasione del match di giovedì contro la Virtus Entella, ma se questo è il “Palermo 2” l’allarme è decisamente meno rosso. E poi come si dice? Squadra che vince non si cambia…