Pioli: «Vi racconto la tragica mattina della scomparsa di Astori»

La morte di Davide Astori è quasi impossibile da dimenticare. Il tecnico della Fiorentina Stefano Pioli, intervistato da il “Corriere Fiorentino”, ha raccontato la tragica mattina. Queste le sue dichiarazioni: «In ritiro mi sveglio sempre presto e massimo alle 7.30 faccio colazione. Ricordo che mi aveva appena telefonato mia figlia Carlotta. Poi mi hanno chiamato il dottor Pengue e il team manager Marangon mi dissero: “Scendi, scendi subito”. Sono arrivato davanti alla stanza numero 118 in pigiama, Sportiello era già lì: “Mister, Davide se n’è andato”. Ma ancora non avevo compreso fino in fondo la tragedia: poi, aprendo la porta, ho visto Astori lì, fermo nel suo letto. Sembrava che dormisse, non era così. Il momento più difficile è stato comunicarlo alla squadra, una cosa che non auguro a nessuno. Con Davide c’era simbiosi, faccio fatica a non sentire più la sua voce in campo. È come se avessi perso un punto di riferimento. Inizialmente ho temuto per i miei giocatori, in tanti sono giovani e forse non si erano ancora resi conto di quello che era successo. Ho iniziato io a parlare, poi ho chiesto a chi se la sentisse di dire qualcosa: tutti quelli che l’hanno fatto mi hanno detto “vogliamo portare avanti i valori che ci ha trasmesso Davide, vogliamo farlo per lui”. In quel momento ho capito che avremmo avuto la forza per ricominciare».