Perinetti: «Tifosi del Palermo hanno percezione sbagliata del mercato rosa. Squadra resta la più forte e vi spiego perché»

L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta l’intervista fatta al direttore sportivo ex Palermo, oggi direttore generale al Genoa, Giorgio Perinetti. Ecco alcune dichiarazioni rilasciate dall’ex rosa.

Giorgio Perinetti, il mercato di B ha spostato gli equilibri?
«Non credo proprio. Qualcuno si è rinforzato un po’, ma non mi sembra che ci siano stati stravolgimenti».
Nemmeno fra le squadre che lottano per la serie A?
«L’Empoli si era già riaccreditata come pretendente a uno dei due posti per la promozione diretta.Frosinone e Palermo erano già fra le favorite e ci rimangono di diritto.Non vedo altre formazioni che hanno raggiunto la dimensione giusta per ambire alla promozione diretta. Diciamo che ci sono stati movimenti di mercato proporzionali alle posizioni in classifica, meno in testa e più in coda».
Per alcuni tifosi del Palermo la percezione è diversa. Che ne pensa?
«Non capisco cosa doveva fare il Palermo di più. È primo in classifica e quando metti mano in una squadra che ha trovato il suo equilibrio rischi di fare danni».
Non crede che l’arrivo di uno come Di Carmine avrebbe rinforzato la squadra?«Francamente non lo vedo un acquisto così decisivo per la serie A. È certamente un buon giocatore, ma sinceramente credo che se proprio si voleva prendere qualcuno si potevano cercare giocatori giovani che si sarebbero fatti il loro bel periodo di ambientamento e che il Palermo, dopo averli provati in B, si sarebbe ritrovato già pronti per la A. Operazioni di prospettiva come quelle che il Palermo stava provando a fare con Callegari del Paris Saint Germain e Haksabanovic del West Ham. Ma il Palermo è già forte così senza ritocchi».
Sul piatto della bilancia ci sono Cionek, Embalo, Petermann e Monachello fra le uscite; Fiore e Moreo fra le entrate. Dove pende l’ago?
«Dalla parte del Palermo. Non è stata stravolta una squadra che sta facendo molto bene. Sono stati ceduti buoni giocatori, ma cambia poco. Fiore è uno di quelli che rientrano nel discorso dei giovani di prospettiva. E Moreo è molto duttile, intelligente, si sacrifica molto e sa trovare il gol. Tedino lo ha voluto per lo stesso motivo per cui Inzaghi voleva tenerlo».
Nessuna sorpresa quindi fino alla fine dal campionato?
«La serie B resta imprevedibile. Bisogna arrivare bene alle sfide decisive. Tedino ha trovato la quadratura del cerchio e anche la giusta continuità. Bisogna solamente continuare a lavorare così. Il Palermo non dovrebbe avere problemi, chiaramente bisognerà fare attenzione a Frosinone ed Empoli, forse il Parma ha l’occasione di rientrare. Ma penso che per la promozione diretta ci sia solo un posto»“.