Peretti: «Ho un debole per il Milan. Con Grosso in panchina…»

L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta le dichiarazioni di Manuel Peretti, difensore del Palermo. Tifoso del Verona e poi? «Un debole per il Milan. Eredità di famiglia. Pirlo mi incantava. Oggi gioco da difensore e conosco tutti i ruoli. Da attaccante, mi chiamavano Apache, come Tevez, e segnavo. Poi, sono stato … Ronaldo per la cura del particolare e l’impegno; Pirlo in regia; Busquets e Iniesta a centrocampo, … Piqué in difesa, ultima tappa».
Undici anni a Verona, prima dell’avventura al sud. «Avevo nove anni, mi presero subito. E dire che avevo fatto più provini al Chievo. Sono stato anche aggregato alla prima squadra. Piacevo a Grosso e ho rischiato una convocazione contro il Lecce». Il suo migliore amico? «Marash Kunbulla, cresciuti insieme, amici da una vita. L’ho sentito sabato e mi sono complimentato per la vittoria con la Juve». Un giorno speciale da tifoso? «Finale playoff contro il Cittadella. Aspettavo la convocazione da Aglietti che poi ci ripensò. Me ne andai in curva a cantare: “Non vi lasceremo soli”, era il minimo».