Parole, parole, parole…

Parole, parole, parole… cantava Mina nel 1972. Ma in realtà è ciò che risuona ancora oggi a Palermo da circa quattro mesi. Da marzo fino ad oggi, non si è fatto che parlare, parlare e ancora parlare. E come se non bastasse, anche a closing saltato definitivamente, Zamparini e Baccaglini continuano il loro botta e risposta a distanza.

Non sono arrivati i tanto attesi fatti che tifosi e addetti ai lavori reclamavano, ma ancora solo tante parole. Parole rivelatesi tutto fumo e niente arrosto, soprattutto le ennesime pronunciate la scorsa settimana da Paul Baccaglini durante la diretta Facebook, con  promesse e paroloni. Nuovo stadio, centro sportivo, progetto, start up, closing e chi più ne ha più ne metta.

Tutto inutile. Il closing non è arrivato neanche al 30 giugno. Baccaglini va verso le dimissioni e Zamparini torna al comando del club. Le parti hanno smesso di trattare, ma non di parlare. Legittima la nota di Baccaglini dopo il nulla di fatto: «Prendo atto del rifiuto della nostra proposta per l’acquisizione del Palermo. Pur apprezzando l’apprensione di Zamparini per tutelare e salvaguardare il futuro del club, ritengo che le garanzie circa il piano di investimenti non sia di sua diretta competenza dal momento che non sarà più di sua proprietà».

Un po’ meno la replica di questa mattina da parte di Zamparini: «Basta con questa commedia. Sono avvilito a causa di tutta questa situazione, per l’ennesima volta penso di essere stato preso per il naso con delle cose irrealizzabili e sono assolutamente frastornato. Credevo davvero in Baccaglini. Orlando? Viaggeremo in sintonia, perché il mio sogno rimane comunque quello di lasciare il Palermo ai palermitani. Vedremo in che modo riuscirci». Queste sono solo alcune delle dichiarazioni degli ultimi giorni.

Chissà per quanto ancora sentiremo pronunciare parole su parole. La realtà dei fatti è che allo stato attuale il Palermo è tornato al punto di partenza, anzi… ancora più indietro se è possibile. Le uniche parole che i tifosi avrebbero voluto sentire veramente, non sono state dette. Niente promesse rispettate, niente fatti dimostrati. Solo un pugno pieno di parole ed una serie B piena di incertezze.