Parola d’ordine: mai arrendersi

Solo un pari ieri sera per il Palermo contro il Venezia. Due punti persi per come gli uomini di Stellone hanno giocato la partita. Un punto guadagnato per com’è arrivato. Parola d’ordine: mai arrendersi. A salvare la partita al 90’ è stato Struna, bravo a risolvere una mischia in area ed a pareggiare i conti quasi allo scadere di una partita che il Palermo meritava di vincere.

Il tecnico rosanero aveva cambiato sia modulo che gran parte degli interpreti rispetto a quanto visto a Lecce, ma la grinta e la voglia di fare risultato è la stessa. Certo Palermo-Venezia non è stata una gara spettacolare, complice il fatto che i lagunari hanno giocato quasi per tutta la gara in difesa riuscendo a totalizzare soltanto due occasioni, una delle quali finita fortunosamente in rete. Sul tiro di Segre dalla distanza pesa infatti tantissimo una deviazione di Haas che ha sorpreso Brignoli.

Poi l’espulsione (esagerata) per Trajkovski: rosso diretto per un’entrata che sì era da punire, ma non in quel modo. È qui che il Palermo di Stellone è salito in cattedra più che mai, schiacciando ulteriormente la formazione dell’ex di turno Zenga. Ed è stato solo al 90’ che Struna, per giunta infortunato alla spalla, ha fatto esplodere di gioia i pochi presenti allo stadio Renzo Barbera, coronando l’ottima prestazione dell’intero pacchetto difensivo. 

Unica nota negativa, al di là del singolo punto guadagnato, sono gli oltre 20 tiri dei rosanero di cui soltanto uno andato in rete. Stellone su questo deve lavorare e lo sa. Neanche ieri il Palermo è riuscito ad infilare la terza vittoria consecutiva e questo sa un po’ di maledizione, ma il pari di ieri ha comunque smosso la classifica in vista dell’infrasettimanale di martedì contro il Carpi. Altro giro, altra corsa. Il tecnico romano ha già annunciato nuovi cambi in formazione, tre dei quali forzati viste le squalifiche di Trajkovski e Bellusci e l’infortunio di Struna.