Palermo: Zamparini continua a trattare per la cessione del club e rispunta un nome

Zamparini continua a trattare la cessione del Palermo. Il patron, che fino a qualche settimana fa trattava con Follieri, adesso è pronto a cedere la maggioranza della società. L’edizione odierna de il “Giornale di Sicilia” fa il punto della situazione scrivendo che Zamparini è in trattativa per cedere il 70% del pacchetto azionario e che l’affare potrà concludersi però solo dopo che il bilancio sarà approvato. Zamparini quindi resterebbe all’interno del club e nelle ultime ore sarebbero apparse novità importanti: il patron avrebbe un patto di riservatezza con Ponte che è sparito da qualche settimana ma sembrerebbe proprio per via di questo patto firmato. Adesso, sempre secondo quanto scrive il quotidiano, le strade del fondo Raifin e del misterioso gruppo che tratta l’acquisto del Palermo potrebbero incrociarsi in vista di una futura vendita del 100% delle quote societarie o per la necessità di trovare una figura a cui affidare la presidenza del club rosa, per la quale Ponte risulterebbe ancora in corsa. Era stato annunciato come “unico candidato per la carica di presidente” in vista dell’assemblea del 26 ottobre, ma in quella data si riunì il Consiglio di Amministrazione e arrivò la firma della presidentessa Daniela De Angeli sui conti relativi all’ultimo anno. Da quel giorno un nuovo rinvio al 10 novembre quando i soci dovrebbero finalmente approvare il bilancio. Una volta completata quest’ultima formalità, si potrebbe e si dovrebbe procedere con il passaggio delle quote del club, che non potrebbe comunque avvenire prima di questa data poiché il gruppo acquirente è quotato in borsa e dunque sarebbe costretto ad attendere la prossima settimana prima di chiudere qualsiasi tipo di operazione. In seguito si dovrebbe procedere ad una sorta di ricambio all’interno del CdA del Palermo, che dovrebbe avvenire comunque dopo l’eventuale cessione, dato che Zamparini ha già lasciato intendere nei giorni scorsi di non trovare necessaria una modifica immediata dell’organigramma societario, in vista appunto dell’imminente cambio di proprietà.