Palermo: tutti segnano e tutti fanno assist, Corini ha una doppia cooperativa

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla cooperativa del gol e dell’assist a disposizione di Corini.

In un organico in cui tutti ambiscono a essere titolari farsi trovare sempre pronti è fondamentale per mettere in difficoltà il tecnico nelle sue scelte di partita in partita: in questo senso Corini sa di poter contare su un gruppo squadra di alta qualità, dove l’ambizione di essere protagonisti si traduce nel corso dei novanta minuti in una partecipazione concreta al risultato finale. I 14 marcatori diversi, record nell’attuale Serie B (seguono Parma, Cittadella e Pisa con 12) sono un indice parziale delle tante armi che il Palermo ha a disposizione per colpire qualunque avversario: accanto alla cooperativa del gol, infatti, un ruolo altrettanto importante è occupato da quel la degli assist.

In tutto il girone d’andata sono solo tre i giocatori di movimento che non hanno partecipato a una rete o un passaggio vincente: si tratta di Mateju, Marconi e Vasic. Tutti gli altri hanno dato il proprio contributo a uno dei 32 gol dei rosa, con Graves (contro il Como) e Nedelcearu (Cremonese) che, al netto di un utilizzo limitato, sono diventati rispettivamente 13° e 14° marcatore dell’annata in corso: già superato con 19 partite di anticipo il numero di realizzatori diversi del 2022/23, fermatosi a 13 nell’arco dell’intera stagione.

Uno degli obiettivi di Corini per il 2024, in un organico che in sede di mercato non dovrebbe essere sottoposto a modifiche drastiche (pur con qualche possibile aggiustamento), sarà mettere in ritmo proprio quei giocatori che ancora non sono riusciti a sbloccarsi: Vasic era stato il miglior realizzatore delle amichevoli precampionato, ma qualche infortunio di troppo, un po’ di incertezza tattica e una buona dose di sfortuna (fermato dai legni contro Bari e Feralpisalò) non gli hanno ancora permesso di confezionare un gol o un assist per i compagni; Mateju paga un atteggiamento eccessivamente conservativo e una propensione limitata a cross e tiri, mentre Marconi, nelle sette partite in cui è stato impiegato per sostituire l’infortunato Ceccaroni, è stato più volte pericoloso nell’area avversaria con i suoi colpi di testa senza però riuscire a centrare il bersaglio.