Palermo: tifosi fanno partire petizione per chiedere giustizia

I tifosi del Palermo non ci stanno e non accettano quanto deciso dal Tfn, proprio per questo motivo hanno fatto partire una petizione dove chiedono giustizia. La petizione è partita sul sito “change.org” (clicca qui per firmare) e i tifosi scrivono:

“RETROCESSIONE DEL PALERMO IN SERIE C.

Scriviamo al CONI, ma soprattutto al Consiglio dei Ministri, in quanto Organo di vertice nell’ambito dello Sport.

Per  decisione del Tribunale Federale Nazionale in merito al deferimento della Società U.S, Città di Palermo nell’ambito del procedimento per presunte irregolarità sulla gestione degli anni 2014/2017 vogliamo segnalare la più grande INGIUSTIZIA subìta negli ultimi 40 dal calcio Italiano.

La giustizia ordinaria, per gli stessi motivi, assolve il Palermo da un fallimento chiesto, per insussistenza dei fatti addebitati.

Adesso quella Sportiva:

– dopo 5 anni, 5 ammissioni all’iscrizione in campionato da parte della COVISOC, con attenti e rigidi controlli eseguiti,

– dopo avergli concesso di giocare l’intero campionato di serie B 2018/2019, gli permette di vincere “sul campo” e di posizionarsi al TERZO posto (posizione privilegiata per la promozione in A, dopo i PLAY OFF),

– dopo l’ultima partita,

– dopo aver assistito ad un vero e proprio salvataggio del Palermo con l’intervento milionario di Impresari Palermitani per pagare gli stipendi, mantenendolo in vita,

– dopo la vendita della Società acquistata da un gruppo, sempre di origini Palermitane, che si sono impegnati ad azzerare i debiti che ammontano a circa 40/50 milioni di euro (adesso lo farà ancora?, per quali interessi?),

su proposta del Procuratore Federale, lo indaga, decide con urgenza una Udienza, immediata, e dopo qualche ora lo condanna per i medesimi motivi e fatti per i quali era stato indagato dalla Procura Ordinaria, retrocedendolo all’ultimo posto della classifica, quindi direttamente in serie C.

Il Tribunale fallimentare di Palermo ha di recente assolto il Palermo con Sentenza definitiva dalle accuse di falso in bilancio e di fallimento.

Il Tribunale Federale Nazionale, sulla base della stessa accusa, di falso in bilancio degli anni 2014/2017, e della stessa documentazione, avuta dalla stessa Magistratura, ha invece condannato la società rosanero azzerando la classifica guadagnata sul campo, disconoscendo il lavoro e le verifiche di un proprio Organo Federale, la Covisoc, quello che ha eseguito e certificato i controlli e la regolarità delle società di calcio, ed i loro bilanci, concedendo il via libera all’iscrizione della squadra del Palermo al campionato 2018/2019.

V’è di più, ancora stravolgendo ogni regola del diritto, la Lega Calcio di B, non attendendo i dieci giorni concessi per l’Appello, ha reso subito esecutiva la Sentenza del Tribunale Federale Nazionale, decretando così da subito, solo dopo qualche ora dalla Sentenza, la retrocessione del Palermo in C, senza alcun indugio.

L’ingiustizia è palese, tanto da far parlare i mass midia di tutto il mondo, anche fuori dall’ambito calcistico, in special modo per aver cancellato, con un sol colpo di spugna, senza il diritto di poterlo fare, alcune delle regole in ambito del diritto sportivo, e civile.

Infatti, non tenendo conto delle Regole del campionato appena disputato, sono stati cancellati i Play Out tra la quart’ultima e quint’ultima classificata, togliendo la possibilità alla quart’ultima di guadagnarsi la salvezza sul campo, donandola invece alla quint’ultima, ingiustamente, o forse per una logica diversa da quella che dovrebbe distinguersi nello Sport.

Non ha tenuto conto delle miriade di decisioni contrarie a questa, assunte dallo stesso TFN negli anni precedenti per gli stessi motivi, anche con Società importanti, non certamente del SUD.

Per ultimo, ma forse più importante, chi ha giudicato il Palermo sono stati i componenti del Consiglio federale, che, secondo un principio leale e sportivo, la sua composizione non è accettabile neppure per decidere che tipi di pallone usare in campo.

Infatti tale Consiglio era composto da sei persone, delle quali cinque legate ad interessi con cinque Società che hanno avuto agevolazioni, non indifferenti, legate alla retrocessione all’ultimo posto del Palermo.

Quindi anche se non si vuol pensare ad un “conflitto” di interessi, tale Consiglio non poteva avere quella naturalezza, quello stato d’animo per giudicare chi, con la decretata retrocessione in classifica, ha regalato e concesso grossissime agevolazioni alla sua proprietà. Sarebbe stato qualcosa di innaturale andare contro se stessi, così il famoso “conflitto d’interessi” non esisterebbe più, di fatto é stato cancellato anch’esso.

Per tali motivi CHIEDIAMO la rideterminazione della sanzione inflitta, e lo STOP dei PLAY OFF, perché la loro esecuzione permetterebbe solo accesso ad un risarcimento, che non interessa alla tifoseria, e non permetterebbe più di riavere ciò che è stato tolto ad una squadra di una città dove il calcio é vita sociale. La C é come cancellarlo ancora una volta ingiustamente, con tutte le dovute conseguenza che la sua scomparsa (praticamente sarà così), coinvolgerà tante famiglie e alla città intera, dove la politica sembra essere latitante.

Grazie”.