Palermo, si gioca a…Rischiatutto. Con l’Avellino è tempo di osare

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara che il Palermo disputerà questo pomeriggio contro l’Avellino.

Non sarà la partita della verità. Ma quasi. Se non altro perché lo scorso anno il Palermo lasciò sul campo dell’Avellino le speranze di lottare fino alla fine per la Serie B. Continuano le prove tecniche in vista degli spareggi, dove vincere in trasferta sarà fondamentale. E fare risultato sull’unico campo imbattuto (insieme al Barbera) della serie C sarebbe un bel segnale. Un segnale che Silvio Baldini sta cambiando questa squadra a due velocità, una squadra che lontano dal proprio pubblico ha racimolato solo briciole (11 punti, appena due vittorie) ma che nell’ultima gara esterna a Francavilla – contro un’altra big del torneo – ha offerto una prestazione convincente.

Dunque, per non ricadere nello scoramento occorre dare continuità alla prova in Puglia, dove il Palermo fu punito principalmente per i suoi errori in fase conclusiva. Oggi sarà una partita diversa da quella di Francavilla. Su un campo grande come il “Barbera” e in erba naturale, condizioni per cui il Palermo dovrebbe esprimere al meglio i propri valori tecnici e si spera anche quelli caratteriali, cercando di sfruttare le numerose assenze tra le fila dei padroni di casa. Assenze impor[1] tanti perché per vari motivi non dovrebbero giocare Maniero, Kragl, Silvestri, Di Gaudio e De Francesco. Diciamo “dovrebbero” perché qualcuno può essere recuperato, tuttavia sarà certo un avversario menomato, tanto che Gautieri (da quattro gare al posto di Braglia sulla panchina dell’Avellino) dovrebbe passare dal consueto modulo 3-5-2 al 4-3-3 con Plescia e Kanoute in attacco, quasi obbligato dalle assenze. In ogni caso, pur senza qualche titolare l’Avellino resta una delle favorite per il secondo posto. Ha grinta, ha risalito la classifica dopo un inizio disastroso e col nuovo tecnico non ha ancora perso. Abusando di una frase di rito quando si gioca ad Avellino possiamo dire che oggi per il Palermo sarà una partita da…lupi.

La storia rosanero è ricca di battaglie senza esclusione di colpi nel capoluogo irpino. Se la risposta caratteriale dei rosa sarà tutta da misurare in campo contro avversari aggressivi e ben decisi a conquistare il secondo posto, quella tattica è ben disegnata. Perché anche questa settimana Baldini ha giocato a carte scoperte. La conferma di Massolo era nell’aria. Ma non tanto per quanto il portiere ha fatto con la Vibonese, semmai per offrirgli una vera occasione. Che occasione è stata in una gara in cui non è arrivato un tiro in porta? Nell’ipotesi in cui Baldini volesse capire se Massolo può dare più garanzie di Pelagotti deve provarlo in una partita vera. Tre le novità rispetto alla facile vittoria contro la Vibonese. Buttaro in difesa al posto di Accardi che è infortunato. Buttaro aveva fatto bene a Francavilla, sembrava destinato a giocare titolare contro la Vibonese poi è finito in panchina. Forse perché in questo momento e in questa stagione tanto delicata il tecnico toscano vuole affidarsi principalmente a giocatori maturi ed esperti. A centrocampo Dall’Oglio dovrebbe prendere il posto di Damiani. L’ex dell’Empoli non ha fatto benissimo, ma ha segnato. Per dire che Dall’Oglio può essere preferito per il suo dinamismo, ma ogni tanto deve inquadrare la porta. Con Dall’Oglio cambia il ruolo di De Rose, che torna a fare il play-maker. In avanti dovrebbe giocare Soleri al posto di Floriano, una scelta complicata tatticamente.