Palermo rivoluzionato dal mercato: tra nuove incognite e gli ‘acquisti’ di Nestorovski e Rispoli

The End. Il calciomercato estivo ha chiuso i battenti alle 23 di questa sera. I rosanero nelle ultime ore di trattative si sono mossi sia in uscita che in entrata. Dalla cessione di Lo Faso alla Fiorentina, passando per rescissione di Diamanti e l’acquisto di Monachello, nuova pedina da affidare alla squadra di Tedino rimpinguando il vuoto lasciato dal palermitano.

Una squadra che si presenta rivoluzionata per affrontare l’insidiosa stagione in serie B. Soltanto in 14 degli attuali 24 in rosa sono stati riconfermati dallo scorso campionato. Di due portieri, sette difensori, tre centrocampisti e tre attaccanti il bilancio tra acquisti e rientri dai prestiti messi a segno in questo mercato estivo.

Solito mercato votato alla valorizzazione di giovani di prospettiva, con qualche pedina in più tra italiani ed esperti della categoria. Come nel caso di Igor Coronado. L’ex Trapani, giunto in rosanero a pochi giorni dall’inizio del ritiro, già nelle prime uscite stagionali ha dimostrato il proprio peso nell’attacco rosanero. Attacco a cui la sua presenza ha dato più vitalità e fantasia. Il tridente con Nestorovski e Trajkovski funziona e sarà proprio lui uno dei calciatori su cui il Palermo si affiderà per sperare in un repentino ritorno nella massima serie.

Un reparto che avrebbe avuto bisogno di maggior ritocco è il centrocampo. A fronte degli addii di Gazzi e Bruno Henrique, sono arrivati Murawski e Gnahoré. Per una porzione di campo che vede allo stato attuale due sole pedine di ruolo e titolari inamovibili, ovvero Jajalo e Chochev, di certo ci si aspettava qualcosa di più. Il reparto che invece ha visto più arrivi è stata la difesa, con l’addio di Vitiello, Andelkovic, Gonzalez e Goldaniga e gli arrivi di Szyminski, Dawidowicz, Rolando, Bellusci, Ingegneri, (Infortunato fino al 2018, ndr) e il ritrovato Aljaz Struna. Lo sloveno, rientrato dal prestito al Carpi, potrebbe recitare ruolo fondamentale in questa stagione. Di certo la società rosanero ha lavorato fortemente sulla quantità, ma la qualità sarà tutta da vedere sul campo.

A Fabio Lupo va comunque dato il merito di non aver smantellato più di tanto l’ossatura della squadra, trattenendo su tutti Ilija Nestorovski, un attaccante sul quale il Palermo ha deciso di puntare trattenendolo nonostante le offerte per lui dalla serie A. Stessa cosa per Aleesami. Chi invece alla fine è rimasto, nonostante la volontà di cambiare aria, è Andrea Rispoli. Permanenza, quella del terzino campano, che rappresenta un vero e proprio acquisto sul mercato. Inutili gli affondi del Torino nella giornata di oggi, il Palermo non voleva privarsi di lui in prestito. Bruno Tedino adesso si ritrova un terzino destro in più, che potrà sicuramente aiutare la squadra nella rincorsa alla vetta in B, se con lo spirito giusto.

Chi invece non aveva lo spirito giusto era Simone Lo Faso, che si è accasato alla Fiorentina. Da tempo l’attaccante palermitano era nel mirino di diverse squadre italiane e non. A detta di presidente e allenatore, l’ex primavera rosanero, non si allenava al meglio, perché interessato ad andare a cercare fortuna altrove. Inutile dire che la delusione dei tifosi stia iniziando a farsi strada. L’ultimo giorno di mercato ha visto anche la rescissione di Alessandro Diamanti, da mesi ormai separato in casa per volere della società.

Non aver smantellato più di tanto la squadra è già qualcosa, anche perché in realtà non c’era molto da disfare in una squadra già poco attrezzata l’anno scorso. Tuttavia, i rinforzi arrivati, quasi tutti svincolati, già da subito hanno trovato spazio tra le prime linee. Resta da vedere se saranno valide anche le seconde. Per una serie B lunga ed insidiosa, una panchina in grado di sopperire alle assenze forzate a cui dovrà far fronte il Palermo, sarebbe già una garanzia.