Nonostante il primo posto in classifica il Palermo non può certo dirsi una squadra fortunata. Tedino dopo ogni gara deve fare i conti con gli infortuni e sabato è toccato a Morganella, che ha subito la lesione del legamento crociato anteriore, la lesione del menisco laterale e del muscolo vasto mediale obliquo. Uno stop di almeno sei mesi e quasi sicuramente stagione finita per lui. Ma per Tedino non è questa l’unica defezione, soprattutto riguardante il reparto difensivo. Prima del ritiro si sapeva già dell’assenza di Rajkovic, poi durante la preparazione in Austria il tecnico ha perso Ingegneri che nel giorno della presentazione alla stampa ha subito la lesione completa del legamento collaterale laterale e del legamento crociato anteriore.

La sfortuna però non finisce qui: Rolando già in ritiro subisce qualche piccolo infortunio che però gli permette di essere presente alla seconda contro il Brescia, per poi subire una lesione di secondo grado ai flessori. Superato lo stop, a Carpi la sfortuna l’ha colpito ancora: frattura al piede e tempi di recupero abbastanza lunghi.

A sinistra il titolare designato è Aleesami, ma anche lui è fermo da circa un mese per una lesione all’adduttore e ancora starà fuori per qualche settimana. Per questo motivo è toccato allo svizzero giocare a sinistra dove dopo qualche gara di adattamento, pur avendo giocato in passato in quel ruolo, stava ben figurando prima che “la maledizione della fascia sinistra” colpisse anche lui. Contro la Virtus Entella al posto di “Mek” è toccato a Fiordilino che si è adattato in quella posizione essendo un centrocampista e che probabilmente dovrà continuare a farlo. Almeno fino al rientro di Aleesami.

Questo laddove Tedino non dovesse di cambiare modulo e passare ad una difesa a quattro. In quel caso terzino sinistro potrebbe essere Accardi o Struna. Un’ipotesi alquanto remota però, perché nelle ultime due uscite stagionali il Palermo sembra aver trovato la propria dimensione nel 3-5-2.