Palermo porto di mare: va via anche Schelotto. Cosa bisogna fare per un po’ di serenità?

Forse di casi del genere il mondo del calcio non ne aveva mai visti. Ma il Palermo di questi tipi di record ne è particolarmente ghiotto, soprattutto quando si parla di allenatori. La panchina rosanero è un autentico porto di mare. Sarà che Panormus, tutto porto, spinge proprio a questo andirivieni di persone. Dopo l’esonero di Iachini, la risoluzione di Ballardini, l’inadeguatezza di Viviani e gli impegni di Bosi, arriva anche l’addio di Schelotto. Il tecnico argentino, che era stato affiancato dal palermitano Tedesco in queste settimane da tecnico dei siciliani, ha gettato la spugna. Troppo difficile comunicare con la squadra, troppo agonizzante stare lì in disparte e non poter svolgere appieno il proprio ruolo, troppo il tempo che sarebbe passato affinché la situazione si risolvesse. Ma ci si chiede, prima di un’operazione del genere il Palermo non sapeva che ci sarebbero state tutte queste problematiche?

In ogni caso, il presidente Zamparini questa mattina ha incassato la decisione, a quanto pare irremovibile, del “Mellizo”, che ha salutato tutti a Boccadifalco e sta per ritornare in patria con tutto il proprio staff. E ora? Resterà Tedesco? Tornerà Iachini ancora sotto contratto? Qualsiasi decisione verrà presa a Palermo ormai è un grande caos e niente al momento potrà placare tutta questa confusione. Una squadra giovane, con tanti stranieri, con tanti ragazzi al primo approccio con il campionato italiano e costretti a lavorare ogni settimana con un allenatore diverso. Quanto può fare bene tutto ciò, soprattutto nel bel mezzo del campionato e in una situazione di classifica poco tranquilla?

Ricordiamo con enorme dispiacere come la successione Sannino-Gasperini-Malesani-Gasperini-Sannino non sia risultata alla fine producente in quella nefasta stagione 2012/13. Quest’anno, guardando i tanti cambi e ribaltoni improvvisi, la situazione sembra ancora più complicata. Ma non bisogna scoraggiarsi. A prescindere da chi guiderà i rosanero fino al termine della stagione, bisognerà mantenere la calma, tutti. Sarà compito dei più esperti della rosa (da capitan Sorrentino a Maresca) abbracciare la squadra e predicare calma e concentrazione. Niente dettami tattici, schemi o nuove scelte di formazione da parte del nuovo (o vecchio) allenatore, solo unione d’intenti e incoraggiamento. Niente critiche da parte di media e tifoseria, solo sostegno e comprensione. Ritrovare serenità non sarà per nulla facile, forse arriverà soltanto a fine stagione, se vi sarà un lieto fine. Ma bisogna provarci. Oggi il Palermo è salvo, il mantenimento della categoria era già un compito difficile, adesso lo è ancora di più ma non è assolutamente un’impresa. Intanto, chiudiamo questo porto una volta per tutte. Che con questo viavai primo poi si rischia lo scontro e quindi di affondare…