Palermo. Oltre 8mila abbonamenti sottoscritti. Baldini sparisce dai manifesti, ma la campagna vola

L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sul Palermo tra dimissioni di Baldini e campagna abbonamenti.

Cambia l’allenatore, cambia la campagna abbonamenti del Palermo. Soltanto l’immagine simbolo, sia chiaro. Prezzi e modalità restano identici, ma al posto di Silvio Baldini in primo piano con lo sguardo da condottiero da ieri mattina c’è la scritta “Aquile” in stampatello a caratteri cubitali. Di sfondo al posto dei tifosi c’è il pienone allo stadio “Barbera”. Meno emozionante per i palermitani che in Baldini hanno visto il loro uomo dei miracoli, il tecnico che in sei mesi li ha riportati in serie B, ma necessario dopo il terremoto di due giorni fa. Soprattutto più centrato sulla società e meno sugli attori.

Le dimissioni del tecnico sono arrivate come un fulmine a ciel sereno. Dimissioni accettate e subito prima grana da risolvere: quei cartelloni della campagna abbonamenti sparsi per tutta la città con in primo piano l’ex tecnico. Li stanno coprendo con la versione nuova, più istituzionale, meno puntata sui protagonisti. Dai dati della società questa mini rivoluzione di fine luglio non ha condizionato la campagna abbonamenti che prosegue a gonfie vele: il dato degli abbonamenti a ieri era già oltre quota ottomila. C’è già chi ha commentato: «la società è stata rimessa al centro come è giusto che sia».

Ecco la centralità del progetto è la vera novità della nuova proprietà. Come in un’azienda tutti sono utili, nessuno indispensabile. Al centro c’è il progetto, nel caso del City ampiamente vincente e rodato. Una visione del calcio lontana anni luce da quella di Silvio Baldini, forse meno romantica, ma che lo scorso anno ha portato alla vittoria di cinque scudetti. Baldini in conferenza stampa ha fatto capire che voleva essere al centro del progetto ma di fatto non lo era. A quel punto era al centro solo del manifesto per la campagna abbonamenti. Troppo poco.