Palermo, niente più giri di valzer. I titolari ora sono sempre gli stessi

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sui titolari del Palermo.

Due vittorie per ritrovare certezze. Due vittorie per far capire a tutti su quale undici puntare. Il Palermo camaleontico è stato messo da parte, almeno per una settimana. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: cinque gol al Taranto, quattro al Picerno. Casualmente, proprio nel periodo in cui Baldini è stato messo fuori gioco dal Covid, ma nelle scelte fatte per entrambe le sfide c’è la sua mano. Scelte che hanno portato ad uno schieramento base, dopo settimane di continui cambiamenti.

Una rosa di 14 elementi su cui puntare tutte le proprie carte, 14 giocatori a cui affidare le sorti del futuro a tinte rosanero. Perché i play-off si avvicinano e il tempo degli esperimenti è finito. Chi ha mancato le proprie chance per imporsi, adesso, parte da dietro. Poco importa se di gerarchie se ne parla il meno possibile: adesso, nel Palermo, i ruoli sono chiari a tutti. In prima linea, Baldini ha quattro difensori, quattro mediani e cinque attaccanti, siano essi esterni, punte o trequartiste. Le scelte per le sfide contro Monopoli, Catania e Bari, salvo squalifiche e infortuni, ruotano tutte intorno a questi nomi.

Quelli che sono scesi in campo contro Picerno e Taranto, per intenderci, con i primi cambi pronti a fare il proprio ingresso a gara in corso. Ovviamente, con entrambi i portieri pronti a contendersi il posto tra i pali, dato che il «dualismo» tra Pelagotti e Massolo non è stato archiviato. Il numero 1 ha ripreso i galloni da titolare, senza che però siano arrivate bocciature per il suo vice, schierato titolare in cinque occasioni da Baldini senza mai sfigurare. La difesa è l’unico reparto dove la linea titolare sembra ormai decisa, senza grosse alternative. Accardi a destra, dopo gli esperimenti delle ultime settimane, si è ripreso il posto con le lodi del tecnico, per l’atteggiamento mostrato quando non ha giocato. La coppia centrale Lancini-Marconi è tornata a guidare la retroguardia, senza nemmeno puntare sul turn over nel bel mezzo dei turni infrasettimanali. A sinistra, invece, il ballottaggio che va avanti dall’arrivo del tecnico toscano sembra aver dato un vincitore definitivo, con Giron reduce da quattro presenze consecutive nell’undici di partenza. Una scelta chiara, che premia il francese sulla corsia mancina.