Palermo: “Lo stadio torna Renzo Barbera, via ai lavori per rimettere la «R»”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sullo stadio Renzo Barbera che tornerà a riavere affissa la sua «R».

Con l’arrivo della nazionale femminile, impegnata venerdì contro la Svizzera per le qualificazioni al Mondiale, la scritta all’ingresso verrà ripristinata, riponendo la lettera mancante. Una decisione presa dal Palermo, che da diverse settimane è in contatto col Comune per avviare i lavori necessari, ma i tempi si fanno sempre più stretti proprio per l’impegno delle azzurre al «Barbera».

L’intenzione, da parte di tutti, è quella di non presentarsi al cospetto della nazionale con lo stadio in queste condizioni. Stando a quanto informa la società, proprio in vista dell’imminente impegno delle ragazze di Bertolini, già in giornata dovrebbe essere disposta la piattaforma per installare nuovamente la «R», rimossa lo scorso 25 agosto per questioni di sicurezza.

È il club ad avere optato per l’intervento, in attesa che si completi l’iter per il via libera definitivo da parte del Comune. Poi si procederà allo scomputamento dei costi dal canone di concessione dell’impianto, previa appunto l’autorizzazione comunale.

Nei giorni scorsi, la questione sull’insegna luminosa all’esterno dello stadio era stata posta dal gruppo consiliare Sinistra Comune, con il consigliere Marcello Susinno che ha presentato un’interrogazione al sindaco Orlando, nella quale si chiede di sapere «se l’amministrazione comunale abbia programmato modalità e tempi per il ripristino della lettera “R” della scritta “Renzo Barbera”, posta all’ingresso principale dello stadio; se, dalla valutazione dei fattori che hanno determinato il distacco della lettera “R”, siano state effettuate apposite verifiche anche rispetto alle altre lettere ivi posizionate “Stadio Comunale” ed “Enzo Barbera” e, in caso di risposta positiva, quali specifici provvedimenti e modalità di attuazione siano stati individuati e programmati per eliminare il rischio per la pubblica incolumità».