Palermo, la frattura tra squadra e tifosi è ormai evidente

L’edizione odierna de “La Repubblica” riporta un’intervista all’attore palermitano Paride Benassai il quale si sofferma sul Palermo e il momento negativo.

«Corini per me è un mito, sono legato alla sua figura. Ma se vado in teatro e il pubblico non viene, ne pago il prezzo». La sconfitta contro il Catanzaro ha scavato ancora di più un solco tra il Palermo e i suoi tifosi che nell’ultima gara al “Barbera” speravano in un colpo di coda per riprendere le redini della classifica rimanendo così ancorati ai primi posti cancellando le ombre della contestazione. Paride Benassai, attore e regista tra cinema e teatro, tra i protagonisti della serie televisiva americana “From Scratch” in cui ha condiviso lo schermo con Zoe Saldaña ed Eugenio Mastrandrea, è portavoce di un malumore attualmente patito dalla maggior parte dei sostenitori rosanero che auspicano il cambiamento.

«Che qualcosa non funzioni è fuori dubbio – dice l’artista -. Perdere in casa per l’ennesima volta e poi chiedere scusa al pubblico, accorso in gran numero (20mila circa ndr) nonostante i risultati, non basta. Se ci fosse stato un percorso sarebbe diverso, ma allo stato attuale serve un segnale per ripartire» Vincenzo Scafidi e Dalila Ruffino si sono piazzati in Curva come ogni settimana ma definiscono lo spettacolo «indecente. Abbiamo fatto il primo tiro con Mancuso al 41’. Non c’è uno schema definito e nessuno salta l’uomo nonostante pezzi pregiati come Henderson e Di Francesco. Anche Brunori sembra l’ombra di sé stesso. In pochi possono permettersi l’organico del Palermo, ma continuare così è straziante: un cambio in panchina è obbligatorio», concludono.