Palermo, incubo Barbera. Piovono fischi e gli spalti piano piano si stanno svuotando

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e l’incubo Barbera con gli spalti che si vanno svuotando.

Minuto 50 del match con il Catanzaro: Biasci ha appena segnato lo 0-2, i circa mille tifosi ospiti festeggiano e intorno a loro il clima diventa quasi funereo, rimanendo tale fino a fine partita e alzando i decibel solo dopo l’1-2 di Stulac. I cori a fil di voce della curva Nord rappresentano perfettamente lo stato d’animo che si respira in viale del Fante nelle ultime settimane: la rabbia per il pessimo rendimento del Palermo, soprattutto tra le mura amiche, ha lasciato spazio alla rassegnazione e alla consapevolezza che non basta cantare per risollevare una squadra che da oltre un mese sembra incapace di fare gioco.

Venerdì il Palermo ha fallito per la terza occasione di fila il raggiungimento di quota 20 mila spettatori: chi c’era ha sostenuto la squadra come di consueto, ma di fronte all’ennesima prestazione incolore i toni si sono abbassati già dopo l’1-0 di Iemmello, diventando quasi impercettibili con il doppio svantaggio. I «Corini vattene via» ascoltati dopo la sconfitta con i veneti stavolta si sono sentiti solo in parte, così come solo una minima porzione dello stadio (in curva Sud) ha regalato applausi al Catanzaro all’uscita dal campo (gesto sottolineato nel postpartita dal tecnico ospite Vivarini), mentre nella gara precedente provenivano da quasi tutto il Barbera: anche questi sono segni di rassegnazione e toccherà ai rosa, già a Parma, trasformarli nell’entusiasmo che ha sempre contraddistinto la piazza. Se il risultato del Tardini non dovesse essere positivo, il rischio è di trovarsi spalti ancora più spogli nel successivo impegno interno con il Pisa.

Dall’avvento in panchina di Corini il rendimento interno del Palermo parla di undici vittorie, nove pareggi e sette sconfitte: appena il 41% di successi, con una quantità elevata di occasioni perse contro avversarie sulla carta inferiori. I tantissimi punti persi in casa sono costati i play-off nella scorsa stagione e rischiano di costare altrettanto cari in quella attuale: ad aggravare la situazione è l’obiettivo dichiarato della promozione diretta, dal quale i rosa si stanno progressivamente allontanando e che al momento non sembrano avere le armi per riacciuffare. Solo erigendo un nuovo fortino la marcia potrà riprendere spedita: perché ciò avvenga tuttavia serve trovare una quadra il prima possibile. Anche perché il pubblico si sta stancando di aspettare.