Palermo, in difesa bisogna darsi una svegliata

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla difesa del Palermo.

Anche in difesa si soffre. Nelle ultime cinque partite in casa, dove il Palermo ha raccolto solamente un successo, un pareggio e tre sconfitte, la retroguardia rosanero ha incassato sette reti. Numeri che difficilmente si sposano con una formazione che punta ai vertici della classifica. Eppure, il reparto arretrato fino poco più di un mese fa sembrava essere l’unico dove il Palermo aveva delle certezze, sia in termini di prestazioni e conseguentemente di dati. Dalla sfida con lo Spezia sono iniziate le amnesie e gli errori, che hanno consentito ad alcune formazioni, sulla carta inferiori ai rosanero id portare a casa il bottino pieno dal Barbera. Proprio contro i liguri, se il secondo gol incassato è una prodezza di Reca, che incredibilmente con il piede debole (il destro) ha trovato l’angolino alla sinistra di Pigliacelli, nel primo c’è una disattenzione a favorire la rete avversaria.

Una situazione che si è ripetuta con Lecco e Cittadella, mentre con il Catanzaro è subentrata la sfortuna e la bravura degli avversari nel riuscire alla fine a festeggiare la vittoria. Delle situazioni che si sono verificate a prescindere dagli interpreti, visto che al momento è Marconi ad occupare il posto al fianco di Lucioni, che prima era stato assistito da Ceccaroni, ancora fermo ai box per infortunio. Sia l’ex Frosinone che l’ex Monza, entrambi molto esperti, hanno comunque fornito le loro prestazioni, ma chiaramente hanno dovuto un po’ cercare di mixare le loro caratteristiche e limare il loro stile di gioco per affiatarsi. Il resto, ovvero i terzini, sono sempre pressoché rimasti gli stessi. La fascia destra è stata sempre presidiata da Mateju, mentre quella sinistra da Lund, che talvolta si è alternato con Aurelio, più a gara in corso che dall’inizio.

Un cambiamento ci sarà certamente con il Pisa, dove sarà Buttaro ad agire nel ruolo di terzino destro, in luogo dello squalificato Mateju. E proprio la gara con i toscani sarà un banco di prova importante, soprattutto anche per la questione retroguardia, dopo l’incredibile rimonta subita a Parma. Con gli emiliani una disattenzione finale è scostata il pareggio dei gialloblù a pochissimi secondi dalla fine, discorso a parte il gol che ha accorciato le distanza con Mihaila, con il fantasista del Parma che è stato favorito da un rimpallo su un rinvio di Soleri che tentava di allontanare il pallone. Ma è il gol di Charpentier a mettere in luce l’errore dei rosanero che si erano praticamente completamente dimenticati dell’attaccante che tutto solo ha potuto battere Pigliacelli, anche lui indeciso se uscire o meno per provare ad intercettare lo spiovente di Bernabè, abile a mettere un pallone delizioso e preciso sulla testa del compagno.