L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla difesa del Palermo e sui gol subiti “in fotocopia”.

Un piccolo passo verso la stabilità e la solidità di inizio stagione, pur consapevoli che la strada è ancora lunga: dopo sette partite il Palermo torna a subire meno di due gol e soprattutto a concedere relativamente poco agli avversari, dimostrando come il lavoro su movimenti e meccanismi della retroguardia stia iniziando a pagare. È vero che di fronte c’era un Catanzaro nella fase peggiore del suo campionato, ma nell’ultimo appuntamento interno le reti rifilate al malcapitato Lecco erano state addirittura cinque; contro i rosa invece un solo tiro in porta, comunque trasformato in oro da Biasci.

Quella dell’ex Padova è la 14° marcatura subita dal Palermo sugli sviluppi di un cross, benché in questo caso si sia messa in mezzo anche la cattiva sorte con un paio di rimpalli che hanno accomodato la palla sul destro dell’attaccante; tuttavia, fino a quel momento il Catanzaro non si era mai reso pericoloso dalle parti di Pigliacelli e in seguito lo avrebbe fatto solo in un’altra circostanza a metà ripresa, con due colpi di testa tentati nel giro di un minuto da Scognamillo.

Di fatto il numero 22 ha chiuso il match senza nemmeno un intervento, cosa che non succedeva dalla trasferta di Venezia del 26 settembre: anche in quel caso incassò una rete nell’unico tentativo verso la porta dei lagunari, che andarono comunque vicini alla marcatura calciando più volte fuori bersaglio. Da quel momento Pigliacelli è stato chiamato in causa sempre più spesso e anche il saldo dei gol subiti è aumentato: prima di Catanzaro erano sedici nelle ultime sette gare.