Palermo-Hellas Verona 3-2 (15 maggio 2016): da Vazquez a Gilardino, quella vittoria da brividi che è valsa la salvezza

Esattamente 4 anni fa, il 15 maggio 2016, il Palermo batteva l’Hellas Verona già retrocesso per 3-2, festeggiando così il mantenimento della Serie A davanti uno stadio pieno con 33mila tifosi presenti. Il Palermo di mister Ballardini schiera un 3-4-2-1 con capitan Sorrentino tra i pali, linea difensiva composta da Cionek, Gonzalez e Andelkovic, centrocampo formato da Hiljemark e Maresca con Rispoli (dal 39′ st Vitiello) e Morganella sulle fasce. In avanti spazio a Vazquez (dal 49′ st Jajalo) e Trajkovski (dal 11′ st Lazaar) dietro Gilardino. Il Verona di Delneri mette in campo un 4-4-1-1 che vede Gollini in porta, difesa formata dall’ex rosanero Pisano, Bianchetti, Helander ed Emanuelson. Centrocampo che vede la presenza di Viviani, Marrone (dal 26′ st Furman), Wszolek e Siligardi (dal 35′ st Checchin), per quanto riguarda il reparto offensivo Ionita (dal 1′ st Romulo) dietro l’unica punta Pazzini.

La prima buona occasione per i rosanero arriva dopo un rinvio di Sorrentino, la palla arriva a Gilardino che fa a sportellate con il difensore avversario e riesce a servire Trajkovski, quest’ultimo con qualche difficoltà la passa a Vazquez che si libera della marcatura dei difensori creandosi lo spazio per il suo sinistro che finisce alto sopra la traversa. Il vantaggio arriva al 28′: Rispoli dopo una cavalcata sulla fascia destra serve Gilardino che la controlla male ma riesce in qualche modo a servire lo svedese Hiljemark, quest’ultimo vede l’argentino Vazquez libero dal limite e lo serve, “El Mudo” dopo una finta si crea lo spazio lasciando partire il sinistro che batte Gollini e finisce in rete. Tutta la panchina rosanero corre ad abbracciare Vazquez e scoppia la gioia dei tifosi palermitani. È 1-0.
La reazione degli ospiti non tarda ad arrivare e si presenta con un tentativo da parte di Pazzini che, da una distanza importante, sfodera il destro che finisce sul palo dopo il tocco di Sorrentino. Successivamente, ingenuità di Morganella e Wszolek che danno vita ad una rissa rimediando entrambi il cartellino rosso.
Dopo il tiro di Pazzini, nuovo brivido per il Palermo ed i 33mila tifosi: Emanuelson dentro per Siligardi che serve una palla filtrante deliziosa per Ionita che vede opporsi Sorrentino che devia ancora una volta sul palo con un grande intervento. Il secondo tempo si apre con una vera e propria doccia fredda per i rosa, Romulo, dopo aver vinto un contrasto al limite dell’area, cerca un compagno e serve Viviani che da posizione defilata la mette dentro al 3′ della ripresa con un destro su cui il portiere rosanero non può nulla. Dopo la rete subita, il Palermo si sveglia ed è solamente 3 minuti dopo il pari del Verona che una rimessa laterale di Rispoli diventa un assist per l’incornata di Maresca che sbuca dal nulla sorprendendo la difesa veronese. Il Palermo è ancora una volta avanti.
Il delirio al Renzo Barbera scoppia quando Rispoli sempre sulla destra serve un cross perfetto per la testa di Gilardino che salta e insacca la porta avversaria al minuto 64. Il campione del mondo suona così per la decima volta in campionato il suo violino. Tifosi e giocatori cominciano ad assaporare per davvero la salvezza.
Il risultato sembra ormai in cassaforte, ma è il gol al 84′ dell’ex di turno Pisano, che segna in scivolata dopo la punizione di Viviani, a far scorrere un brivido sulla schiena dei palermitani. Il Verona dimostra di essere ancora in partita.
Nonostante l’ultimo spavento, arriva poi il fischio finale da parte del direttore di gara Irrati, il Verona saluta la massima serie con una sconfitta che dall’altra parte è valsa la salvezza per gli uomini di Ballardini, anche quest’ultimo al termine della gara si lascia andare ad una grande esultanza.

Si conclude così il campionato dei rosanero, con una salvezza tanto voluta quanto sofferta. Nel corso della stagione molte sono state le problematiche, soprattutto a livello societario. I cambi in panchina saranno addirittura nove, elemento chiave per comprendere il carattere travagliato della stagione dei rosanero che sono riusciti comunque a mantenere la categoria proprio all’ultima giornata regalando una gioia immensa ai propri tifosi anticipata da 90′ di pura adrenalina. Quella sarà l’ultima gara di molti componenti dell’organico, lasceranno Palermo Rigoni, accasatosi al Genoa, il capitano Sorrentino farà il suo romantico ritorno al Chievo, anche gli autori delle tre reti decisive decideranno di lasciare il capoluogo siciliano: Gilardino andrà all’Empoli, Maresca proprio al Verona e Vazquez compirà finalmente quel tanto atteso salto di qualità trasferendosi dagli spagnoli del Siviglia, squadra con cui disputerà anche la Champions League.

TABELLINO

PALERMO (3-4-2-1): Sorrentino; Cionek, Gonzalez, Andelkovic; Rispoli (39′ st Vitiello), Hiljemark, Maresca, Morganella; Vazquez (49° st Jajalo), Trajkovski (11′ st Lazaar); Gilardino. In panchina: Posavec, Alastra, Goldaniga, Brugman, Chochev, Quaison, Balogh, Struna, Cristante. Allenatore: Ballardini
HELLAS VERONA (4-4-1-1): Gollini; Pisano, Bianchetti, Helander, Emanuelson; Viviani, Marrone (26′ st Furman) Wszolek, Siligardi (35′ st Checchin); Ionita (1′ st Romulo); Pazzini. In panchina: Coppola, Marcone, Albertazzi, Moras, Gomez, Rebic. Allenatore: Delneri

ARBITRO: Irrati

RETI: 28′ pt Vazquez, 3′ st Viviani, 6′ st Maresca, 19′ st Gilardino, 39′ st Pisano.

NOTE: Spettatori: 33.445. Espulsi: Morganella e Wszolek. Ammoniti: Gilardino, Viviani, Vazquez, Checchin.