Palermo-Feralpisalò: altra notte di passione al Barbera. Da sbloccare gli ultimi biglietti. Oggi la decisione sul settore ospiti

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara tra Palermo e Feralpisalò in programma domani con il Barbera che si preannuncia più pieno del solito.

Un’altra scorta di biglietti esaurita. Il Palermo prova a sbloccare un ultimo lotto, ma di fatto il «Barbera» è già sold out. Tutti i tagliandi messi a disposizione fino a ieri sono terminati, col club che adesso spera di poterne vendere altri in extremis. Intanto, la soglia dei 32 mila spettatori è già superata. Per la precisione, 32.079 titoli emessi, come annunciato dalla società sui propri canali social, con quello spiraglio rimasto aperto per «possibili ultimi lotti in vendita libera» nella giornata di oggi.

La febbre per la semifinale dei play-off sale e la risposta della piazza è pressoché identica a quella data contro Triestina e Virtus Entella. Al momento, con giusto qualche spettatore in meno rispetto al turno precedente con i liguri. Intanto il club rosanero, che già giovedì aveva praticamente terminato le scorte, ieri ha messo in vendita i biglietti per i posti a visibilità ridotta e quelli per i quali non era stata esercitata la prelazione da parte degli abbonati.

Risultato: poche ore e anche quelli sono andati venduti, con uno stadio che si prepara nuovamente adospitare più di 32 mila persone. Come per la scorsa settimana, resta viva una chance minima di aprire il settore ospiti ai tifosi di casa. Almeno, questo è ciò che ilPalermo aveva richiesto per la sfida con l’Entella  e lo stesso si proverà a fare oggi, avviando l’iter previsto con la Questura, a cui spetta la decisione. Difficile, perché i tempi sono strettissimi e la vendita dei tagliandi per gli ospiti non è ancora terminata, ma anche se sono attesi più tifosi da Salò rispetto a quelli giunti dalla Liguria per la precedente partita, è chiaro che non riempiranno gli oltre 2.200 posti dedicati agli ospiti. Uno spicchio di curva sud destinato a restare vuoto, per larga parte, in uno stadio che non avrà un posto libero in tutti gli altri settori.