Palermo: De Zerbi sotto accusa, ma la disfatta risponde davvero al suo nome?

I tifosi rosanero sono spesso drastici nelle loro conclusioni. Allo stadio, la domenica, la loro rabbia e il loro nervosismo vengono frequentemente scaricati sul soggetto che compie il minimo errore, come successo ultimamente con De Zerbi. L’ex Foggia, infatti, pur essendo arrivato dalla Lega Pro (non dimentichiamolo), è approdato sulla panchina del Palermo con un obiettivo chiaro e ben definito, che ha intenzione e voglia di portare avanti a lungo. È vero, anche lui talvolta sbaglia. Ad esempio continuare a schierare dal 1′ Hiljemark e Sallai non si è rivelata la scelta più opportuna. Ma, oggettivamente, la verità è che la colpa è sua solo in piccola parte.

La maggior parte dei giocatori sembra mettere impegno nelle partite che gioca, sudando per i colori della maglia che porta addosso. I colori rosanero, come ben sappiamo, non vanno onorati solo 90 minuti a settimana, ma 7 giorni su 7. Così come ogni maglia che si veste. E, tornando al fulcro del nostro discorso, potremmo affermare che la colpa non è nemmeno loro. Le potenzialità sono quelle che sono, le idee non mancano e l’impegno sembra piuttosto sufficiente. Perché, dunque, il Palermo ha totalizzato 6 sconfitte di fila ed è attualmente penultimo in classifica?

Il motivo, pensandoci un po’, è semplice. Dopo avere evitato la retrocessione per il rotto della cuffia, come ha lavorato la società questa estate per non ricadere negli stessi errori? Ad oggi si può rispondere “in maniera insufficiente”. L’organico messo a disposizione di qualsiasi allenatore non è il massimo per affrontare una stagione di serie A. Tra inesperti, giovani e calciatori non da massima serie, quello che ci si aspetta è un campionato lungo e difficile. E forse questo si era già notato prima dell’avvio di questa stagione. I giocatori esperti e di qualità che sono andati via dopo lo scorso campionato non sono stati sostituiti adeguatamente e questo lo si evince dai risultati. Dunque, sembra chiaro che lo staff e la rosa devono dare il massimo per poter dare al capoluogo siciliano ciò che si merita.

Arrendersi non è tipico del tifoso rosanero, fortunatamente. La speranza, piuttosto, è che non lo sia nemmeno per il Palermo calcio.