L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” riporta un editoriale a firma Luigi Butera sul Palermo e la sconfitta a Cittadella che rende più difficile il sogno serie A.

“Se la sosta è servita a questo, allora era meglio andare in campo anche fra un cenone e una tombolata. Spettacolo riuscito male quello del Palermo, che ha trasformato il Cittadella in una squadra di fenomeni. E siccome era successo anche all’andata, bisogna riflettere. La vittoria con la Cremonese, anche per come era arrivata, doveva essere un punto di svolta. Invece a Cittadella si è tornati al triste passato di novembre, quando il Palermo prendeva schiaffi da tutti.

Venti minuti buoni con la sensazione di potere fare male ai veneti, poi il vuoto assoluto. Reso ancora più grande dall’espulsione (improvvida) di Stulac. La sostituzione dello sloveno nell’intervallo ci stava. E non è senno di poi, ma lungimiranza. Inzaghi in questo insegna: appena un giocatore dell’Inter viene ammonito, dopo un paio di minuti va fuori. Stulac sabato era uno dei giocatori più a rischio, perché il Cittadella ha nell’intensità e nell’aggressione i suoi punti di forza. E infatti ha pagato.

Questa squadra un gioco limpido non l’ha mai avuto, ma nelle ultime quattro gare del 2023 aveva dato segni di vita. Ed è proprio per questo che alla ripresa ci si aspettava una partita diversa. Il Palermo avrebbe dovuto mangiarsi l’erba del Tombolato, invece ha finito per essere… mangiato dalla squadra di Gorini. E qui entra in gioco un altro aspetto che forse si sottovaluta: la condizione fisica. A Cittadella la verve è durata venti minuti e l’espulsione di Stulac non può essere un alibi. La Samp ieri ha perso, ma in dieci – correndo tanto – era riuscita a rimontare due gol al Venezia. La classifica è peggiorata, il secondo posto è a -6. Il mercato può aiutare, ma giocando e correndo così la Serie A è utopia. Con la speranza di essere smentiti. Su tutto”.