Palermo-City Group: vicenda Di Piazza non ha condizionato la voglia dello sceicco Mansour di investire. Il retroscena

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla vicenda che riguarda il caso Di Piazza-Mirri.

Rispetto a quanto emerso negli ultimi giorni, tuttavia, ci sarebbero delle piccole differenze: Mirri, che resterà in società con una quota di minoranza, cederà il 60 per cento delle quote con la prospettiva da parte del City Group di acquisire un ulteriore 20 per cento nel momento in cui verrà sciolto definitivamente il nodo relativo al contenzioso tra l’attuale presidente e l’ex socio di minoranza Di Piazza e che riguarda il sequestro delle quote per 2,35 milioni. Vicenda, tuttavia, che non ha condizionato la voglia dello sceicco Mansour di investire sul Palermo e l’andamento di un affare (nell’istanza depositata al Tribunale di Catania, peraltro, i legali di Mirri hanno comunicato la disponibilità al versamento della cifra prevista per il dissequestro) avviato verso il closing (previsto verosimilmente l’1 luglio) per una cifra che si aggira intorno ai 6,5 milioni di euro al netto della ricapitalizzazione che servirà poi per l’allestimento della nuova squadra.