L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulle condizioni di Ranocchia.

Ranocchia sì o Ranocchia no, questo è il dilemma. Il centrocampista ex Juventus è in dubbio per la sfida con il Venezia di venerdì sera al Barbera, match che rappresenta una delle tappe più importanti della stagione del Palermo. Il n. 14 della formazione di Corini, infatti, è uscito acciaccato dalla partita contro il Lecco e la sua presenza per la gara con i lagunari adesso è incerta. Ranocchia domenica è stato sostituito dal tecnico rosanero al minuto 59, non per scelta tecnica ma per un risentimento muscolare.

Le condizioni del jolly classe 2001 sono sotto attento monitoraggio da parte dello staff sanitario rosanero (Ranocchia è uscito dal Rigamonti-Ceppi con il ghiaccio alla coscia destra) e il nodo legato alla sua disponibilità o meno per il Venezia è probabile che venga sciolto solamente alla vigilia, come già accaduto in altre occasioni in cui si erano verificate situazioni simili a quella dell’ex Empoli.

Con il Lecco al suo posto l’allenatore ha lanciato nella mischia Coulibaly, che si è andato a posizionare nella stessa identica porzione di campo occupata da Ranocchia. Ma qualora quest’ultimo non dovesse riuscire ad essere disponibile o comunque non al 100%, Corini ha anche un’altra alternativa, ovvero Henderson, oltre alla possibilità di apportare una variazione tattica, passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3 classico.
Quest’ultima, però, risulta essere al momento l’ipotesi più remota, considerato che ormai da diversi mesi i rosanero giocano con uno schieramento che prevede tre trequartisti a supporto di un’unica punta. Più verosimile, pertanto, che Corini alla fine scelga di puntare, sempre nell’ipotesi in cui Ranocchia non dovesse essere arruolabile dal 1’, appunto su uno tra Coulibaly (offre più copertura e meno fantasia) e Henderson (garantisce inserimenti e migliore qualità in fase di rifinitura.