Palermo, braccati gli autori della rissa con spari. Il questore: «Più servizi di prevenzione, ma occorre indignarsi e denunciare»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul caso della maxi rissa con spari nel centro di Palermo.

Comprende la paura dei cittadini che chiedono più sicurezza ma conferma che le indagini sulla rissa, scoppiata sabato notte tra via Isidoro La Lumia e via Quintino Sella, sono a una svolta e fa capire che, al più presto, sarà identificato chi ha sparato durante i tafferugli. Il questore Vito Calvino – anche se tutti lo chiamano Maurizio – non nasconde i problemi ma rifiuta l’etichetta di una città fuori controllo. Anzi annuncia che saranno messe in campo nuove azioni nei quartieri che dovrebbero consentire «strategie calibrate a seconda delle zone in cui dobbiamo operare. Un conto è predisporre un servizio dove c’è una discoteca, un altro a ridosso dell’isola pedonale: si tratta di situazioni diverse che, proprio per questo motivo, hanno bisogno di approcci assolutamente distinti tra loro», spiega Calvino sottolineando che «l’attenzione è sempre elevatissima, si fa il massimo possibile ma è chiaro che la prevenzione assoluta non può esistere».

A che punto sono le indagini sulla sparatoria in via Isidoro La Lumia? Come si può ricostruire una notte come quella vissuta qualche giorno fa? Residenti spaventati, ragazzi che fuggono, gruppi che si fronteggiano, colpi di pistola in aria: non è solo malamovida ma qualcosa di più… «È stato un episodio grave, che ha suscitato nei cittadini un grande impatto emotivo facendo aumentare quel bisogno di sicurezza sacrosanto che è alla base della convivenza civile. Ovviamente non posso entrare nei dettagli di un’inchiesta in corso ma posso assicurare che, in tempi ragionevoli, ci sarà una ricostruzione e la lettura esatta di quanto è accaduto. Alle volte bastano alcuni motivi banali come una parola di troppo, qualche bicchiere in più, un locale aperto oltre l’orario consentito e magari troppo affollato, per scaldare gli animi e per fare scoppiare una rissa che poi si risolve in modo violento con un individuo che arriva perfino a sparare in aria. La responsabilità è sempre personale ma i danni e i pericoli possono essere maggiori quando coinvolgono più gruppi di persone».