Palermo ai palermitani? No, solo Crivello e Accardi certi di restare

Circa un anno fa, quando l’attuale dirigenza rosanero prese le redini del nuovo Palermo, la squadra è stata costruita in pochissimo tempo. Tra le caratteristiche sulle quali la società ha voluto puntare, figura senza dubbio il DNA palermitano, quest’ultimo sintomo di grande attaccamento alla maglia e senso di appartenenza. Sono stati ben otto i palermitani tesserati dalla società rosanero, da chi ha vestito solo la maglia delle giovanili del club a chi ha esaudito il sogno di vestire la maglia della propria città per la prima volta e contribuire a riscrivere la storia del club. A distanza di un anno, però, le cose sono un pò cambiate. Infatti, come già anticipato poc’anzi, se prima l’obiettivo era portare a Palermo giocatori che avessero un attaccamento particolare alla maglia (chi più di un palermitano), adesso lo scopo della società è quello di costruire una squadra di livello, senza tener particolarmente conto della “palermitanità”, ma puntando su calciatori in grado di fare la differenza in un campionato tanto complicato quanto affascinante come la Serie C.

Ad oggi, gli unici palermitani certi di restare sono Roberto Crivello e Andrea Accardi. Il primo, dopo aver coronato il sogno di vestire la maglia della propria città, ha da subito preso il comando della difesa rosanero insieme a Lancini. L’ex Frosinone sarà senza alcun dubbio uno dei leader del Palermo che verrà, perno fondamentale dello scacchiere rosa. Per quanto riguarda Accardi, chi se non lui rappresenta al 100% l’essere palermitano. Cresciuto nelle giovanili rosanero, dopo la nascita del nuovo Palermo non si è fatto ripetere due volte la possibilità di tornare a vestire la maglia rosa. Partito con la speranza di ricoprire un ruolo da titolare nella formazione del Palermo oltre che indossare la fascia da capitano, il numero 4 si è purtroppo visto “superare” in entrambi i fronti. Se per quanto riguarda le poche presenze in campo, o meglio, non il numero sperato e immaginato, questo fa di certo riferimento all’exploit della coppia difensiva Crivello-Lancini. Per quanto concerne il ruolo da capitano, ciò è legato alla decisione di affidare un ruolo tanto delicato ad un profilo più esperto, anche se alla prima esperienza con la maglia del Palermo, ovvero a Martinelli. Nonostante tutto, Accardi sembra destinato a vestire ancora rosanero. Situazione diversa per gli altri, nonostante la rete storica e decisiva ai fini del risultato in occasione della prima gara di campionato contro il Marsala, Raimondo Lucera potrebbe presto lasciare il club, visto che oltre a quella rete ha fatto perdere le proprie tracce. Il giocatore, infatti, sarebbe vicino all’approdo all’Acireale (CLICCA QUI). Sul piede di partenza anche Luca Ficarrotta, quest’ultimo aveva mostrato qualità importanti, successivamente non mantenute. Inoltre, il palermitano da domani sarà senza contratto e quindi libero di andar via. Luigi Mendola tornerà ad indossare la maglia della Vibonese, quest’ultimo, insieme al giovane portiere Gabriele Corallo e Gianmarco Corsino ha fatto davvero fatica a farsi spazio tra i giocatori maggiormente utilizzati da Rosario Pergolizzi, anche quest’ultimo palermitano che ha già definito il proprio addio al club. Infine, una situazione da definire è quella di Danilo Ambro. Il giovane centrocampista si è dimostrato una pedina importante da inserire nel corso della gara, realizzando anche una rete contro il Roccella. Secondo quanto raccolto dalla nostra redazione (CLICCA QUI), il calciatore sarebbe nel mirino di alcuni club di Serie C e non solo. La posizione delle due parti, sia del giovane, che della società, è quella di continuare la propria strada insieme, con il futuro del classe ’99 che verrà definito con maggior chiarezza successivamente (CLICCA QUI), in attesa di conoscere chi siederà sulla panchina rosanero.

Il Palermo progetta il futuro, i palermitani sembrano destinati all’addio. Nella speranza che possano arrivare giocatori in grado di portare in alto la squadra e chi lo sa, magari anche qualche palermitano, visto anche l’accostamento a Santo D’Angelo, 24enne nativo proprio del capoluogo siciliano.