Palermo, adesso anche Corini rischia. Ieri riunione dello staff tecnico e dirigenziale – Le ultime

L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma su Eugenio Corini che adesso potrebbe rischiare la panchina.

Al netto delle contingenze effettivamente sfortunate (i rigori falliti da Brunori contro Cosenza e Venezia, il gol annullato a Bettella per un fuorigioco di Soleri che lascia moltissimi dubbi anche con le linee Var), la fragilità del Palermo si evidenzia in numeri impossibili da smentire: 7 sconfitte su 14 giornate, ovvero la metà delle gare giocate, sono davvero troppe, anche per una squadra in formazione e con problemi di assemblamento. La squadra fa fatica a trovare la via del gol, soprattutto in casa (a secco in 3 delle ultime 5 uscite al Barbera), i progressi intravisti almeno sul piano della praticità nella mini serie utile non sono stati confermati. E proprio il fatto che i rosa abbiamo perso partite apparse alla loro portata, a Cosenza come sabato col Venezia, a Frosinone come col Sudtirol, non è una consolazione bensì un ulteriore motivo di preoccupazione.

La posizione di Corini. L’abitudine del calcio nostrano in situazioni del genere, con altalene di rendimento e un’identità di squadra che appare e scompare, è quella di mettere in discussione l’allenatore. Nonostante l’enorme credito vantato da giocatore e un’esperienza di categoria maturata da anni, Corini non convince la maggior parte della tifoseria. Ma la società, o meglio il City Group che segue la vicenda facendo affidamento sui suoi uomini nel club (Gardini, Rinaudo e Zavagno) la vede in modo differente, o quantomeno non ritiene che i problemi fin qui emersi si risolvano d’incanto facendo saltare una testa. Non è disattenzione alla situazione di uno dei tanti “pianeti” della galassia City, ma una valutazione a raggio molto più ampio delle 14 giornate fin qui disputate. Anche ieri pomeriggio, si è svolta una riunione dello staff tecnico e dirigenziale, la preoccupazione esiste perché i valori del campionato non permettono distrazioni e la classifica è notevolmente peggiorata. Si va avanti così, ci sono tante partite ravvicinate in arrivo e quelle il Palermo non dovrà fallirle. Cambiare qualcosa? Corini è combattuto, pensava di avere trovato continuità e un migliore equilibrio rivoltando la squadra dopo l’obbrobrio (parole sue) di Terni, adesso, pur con le attenuanti già citate, c’è stato un nuovo passo indietro. Il Palermo subisce quasi tutti gli avversari e fa fatica ad imporre un proprio gioco. Altri dati non confortano: la squadra non ha mai segnato nell’ultima mezz’ora e i cambi dalla panchina non hanno mai inciso. E se i risultati non arrivano, anche l’allenatore deve mettere in discussione certe scelte.