Palermo a tutto Vazquez: il “Mudo” rompe il silenzio e rilancia i rosanero verso la salvezza

“Uniti centreremo la salvezza”. È questo il pensiero di Franco Vazquez. Il “Mudo”, ovvero colui che non parla mai e che quando decide di farlo non è mai banale. L’italo-argentino ci crede ed intervistato da diverse emittenti televisive, nelle ultime ore ha suonato a più riprese la carica in vista della prossima sfida di campionato e non solo. Già, perché domenica si deve battere il Chievo, ma dopo la trasferta di Verona i rosanero sono attesi da altre sette partite prima del termine della stagione 2015/16.

Otto finali separano il Palermo dal proprio destino e la speranza è che il futuro della compagine siciliana lo si conosca al più presto, perché riservare tutto a poche settimane dalla fine è troppo rischioso. Lo sanno i tifosi, lo sa il presidente, lo sanno i giocatori e lo sa Novellino che predica calma mentre infonde sicurezza e pillole di saggezza ai propri calciatori. E se da un lato il modulo che il tecnico schiererà contro il Chievo è ancora una volta un rebus (si va verso il 4-4-1-1 con Gilardino prima punta), dall’altro la certezza è che il fulcro del gioco passerà dai piedi “fatati” di Franco Vazquez.

Quale novità?! Verrebbe da esclamare. In effetti il “Mudo” è stato il punto focale di ogni tecnico passato quest’anno sulla panchina del Palermo. Eppure Novellino sembra essere colui che più di tutti crede in Vazquez per centrare l’obiettivo salvezza. Al punto tale da volerlo inventare “falso nueve”, affidandogli il peso di un intero reparto nella sfida di Empoli. Che il numero 20 sia la punta di diamante di questa squadra è d’altronde cosa nota a tutti, non a caso le voci di mercato sul suo conto si rincorrono sin dall’avvio del campionato corrente.

Vazquez vuole una big. Vazquez merita una big. Nessuno può contestarlo. Nel frattempo occorre però pensare in primis ad un presente chiamato salvezza e ad un futuro, quello del Palermo, chiamato serie A. E l’ex Belgrano lo sa. Sa anche che per giocare in palcoscenici importanti, che siano la Nazionale o un top club, occorre dare il massimo. Non resta dunque che mettere quel “massimo” a servizio della squadra ed il gioco è fatto. Quel gol siglato con la suola due stagioni fa contro il Novara l’ha reso il simbolo della promozione. La speranza è che quest’anno possa essere il simbolo di una salvezza oggi tanto sperata quanto difficile, regalando ai propri tifosi l’ultima gioia con indosso la maglia rosanero.