Palermo, a Parma c’è bisogno di muscoli

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla gara che il Palermo andrà a giocare a Parma.

Uno contiene, l’altro spinge; uno punta sulla forza fisica, l’altro sulla qualità del palleggio; uno ha prenotato un posto nell’undici titolare a Parma, l’altro vuole sgomitare per ottenerlo. Coulibaly e Henderson sono due profili agli antipodi nel centrocampo del Palermo, ma condividono un aspetto determinante: entrambi, arrivati in viale del Fante negli ultimi giorni di mercato, hanno accettato di scendere di categoria per ricoprire un ruolo primario nel trascinare i rosa alla Serie A e, in un momento in cui la stagione non sta andando bene, vogliono sfoggiare il loro surplus tecnico per risollevare la classifica.

Attualmente la bilancia delle scelte di formazione pende con decisione a favore del senegalese, che da ottobre non ha più lasciato l’undici iniziale quando forma fisica e salute gli hanno permesso di farne parte; discorso inverso per lo scozzese, che dopo l’exploit di Modena ha disputato dal primo minuto appena due gare su sette nel filotto da 5 punti complessivi del Palermo. Nessuno dei due figurava dall’inizio contro il Catanzaro: Coulibaly ha dovuto dare forfait all’ultimo per febbre, Henderson ha perso il ballottaggio con i compagni di reparto ma è comunque entrato dopo l’intervallo, disputando una prestazione propositiva.

Più complicato trovare una collocazione a Henderson, che con il Catanzaro ha cambiato due ruoli in 45’ partendo come mezzala nel 3-5-2 e spostandosi da esterno alto a destra nel 4-2-4: anche lui avrebbe le carte in regola per essere schierato da trequartista, ma dopo la splendida gara del Braglia il tecnico non lo ha più riproposto in quel ruolo se non nei minuti finali con Brescia (20’ recupero escluso) e Cittadella (7’), proprio al posto di Coulibaly. La sua esclusione dai titolari è in linea con il tentativo di Corini di puntare su un centrocampo più concentrato sul contenimento, ma questo ha inevitabilmente diminuito la connessione tra mediana e attacco: senza lo scozzese la manovra tende a svilupparsi con meno velocità, mentre con lui in campo i rosa adottano un gioco più propenso a verticalizzazioni e superiorità numerica sulle fasce, un po’ come avveniva nei primi mesi del 2023 con Verre. Se con un’organizzazione simile ne beneficia la pericolosità offensiva, come attestano i due assist già a referto per Henderson (per Insigne con la Feralpisalò e Aurelio con il Südtirol), il rovescio della medaglia è che il Palermo finisce per esporsi maggiormente alle ripartenze: lo ha imparato a sue spese contro lo Spezia, dove da una palla persa proprio dal numero 53 è nato il gol con cui Reca ha sbloccato il match.