Pagliuca raddoppia. Vuole il Chelsea, non molla la Dea: «Il nostro impegno è immutato»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulle intenzioni di Pagliuca, di prendere il Chelsea ma mantenere la Dea.

Con il Chelsea (eventualmente), ma anche e sempre con l’Atalanta. Steve Pagliuca ha confermato personalmente di guidare una cordata statunitense che ha presentato un’offerta per l’acquisto dei Blues , messi in vendita da Roman Abramovich, ma a Bergamo possono stare tranquilli: il ceo di Bain Capital e co-proprietario dei Boston Celtics non ha intenzione di disimpegnarsi dall’Atalanta, dopo aver acquistato lo scorso febbraio con i suoi soci la maggioranza (55%) de La Dea srl, sub-holding della famiglia Percassi che detiene l’86% delle quote del club nerazzurro. A scando di equivoci, lo ha ribadito ieri sera con una nota: «Desideriamo riaffermare l’impegno della nostra famiglia e dei nostri partner nei confronti dell’Atalanta e la nostra partnership con la famiglia Percassi. Siamo partner di lungo periodo ed entusiasti di continuare il successo del club». Da ieri, fra l’altro, Pagliuca compare nell’organigramma societario come Co-chairman, assieme al presidente Antonio Percassi: la sua carica era già nota dal 19 febbraio, come da comunicato sull’accordo per l’ingresso in società, ed è stata modificata ieri. Dopo il cda di lunedì Pagliuca risultava come consigliere: l’aggiornamento dopo la definizione del closing che ha “ufficializzato” l’acquisto del suo pacchetto di quote societarie.

L’aspetto “emotivo” Un’ulteriore conferma: Pagliuca non ha in mente di disinteressarsi dell’Atalanta, pur essendo molto interessato al Chelsea. A Boston si dicono tranquilli avendo studiato nei dettagli i regolamenti Uefa a proposito di multiproprietà. Pagliuca prima di tentare la scalata al Chelsea ha fatto ovviamente tutte le verifiche del caso, preoccupandosi anche dell’aspetto “emotivo”, oltre che di quello regolamentare, ovvero pensando a come i tifosi dell’Atalanta accoglierebbero il suo eventuale acquisto del Chelsea. Ma la garanzia in questo caso è rappresentata dalla famiglia Percassi, alla quale Pagliuca ha voluto lasciare la gestione sportiva del club.

La cordata Pagliuca acquisterebbe il Chelsea da frontman di un gruppo di investitori che sarebbe composto dal canadese Larry Tanenbaum, proprietario della Maple Leaf Sports & Entertainment; John Burbank, fondatore e CIO del fondo San Francisco Passport Capital; Eduardo Saverin, tra i fondatori di Facebook; non confermata l’adesione di Bob Iger, ex Walt Disney. Dichiarata dallo stesso Pagliuca, invece, la serietà delle intenzioni di acquisto del club londinese: «Siamo pronti a fare un’offerta sostanziale e credibile, che ci aspettiamo soddisfi i requisiti e regolamenti della Premier League, del governo britannico e della Uefa».

Un altro blitz Pagliuca in questo periodo sta facendo continuamente la spola tra Boston e Europa. Sabato era non casualmente a vedere Southampton-Chelsea 0-6, domani sera assieme al figlio Joe, che è a Bergamo già da qualche giorno, sarà al Gewiss per Atalanta-Lipsia: un ulteriore segnale dell’importanza che tutta l’Atalanta, dunque anche lui, dà a questa gara fondamentale. Sarà uno dei suoi soliti blitz, come per la gara con il Bayer Leverkusen del 10 marzo: arrivo in Italia domani, venerdì all’alba volo per Boston per impegni legati a Bain Capital e poi sabato gara-1 del primo turno di playoff dei suoi Celtics. Con la speranza di tornare di nuovo a Bergamo per la semifinale: l’unica strada rimasta all’Atalanta per giocare l’anno prossimo la Champions.