Padre di Sorrentino celebra i 20 anni della scomparsa di Massimino: «Grande uomo, vi racconto il nostro rapporto»

Sono passati ben 20 anni dalla scomparsa dell’ex presidente del Catania, Angelo Massimino, simbolo del calcio nella Sicilia Orientale. Intervistato da Gianluca Di Marzio, il padre del capitano rosanero Stefano Sorrentino, Roberto, lo ha ricordato con queste parole: «Quando arrivai in Sicilia non lo conoscevo personalmente, mi avevano un po’ aperto gli occhi dicendomi che era un presidente che non rispettava i giocatori, invece devo dire che quelle parole erano totalmente false. Subito entrai nelle grazie del presidente, tanto è vero che già al secondo anno mi diede la possibilità di fare il capitano. C’è sempre stato un grande feeling tra di noi, litigavamo per eventuali situazioni di squadra o di società ma comunque tutto si risolveva bonariamente. Era un rapporto che andava al di là del calcio. Come presidente era molto presente, diciamo che era un pò padre-padrone, ma a quei tempi erano molti a comportarsi così. Era un bonaccione, io mi ricordo che mi chiamava e parlavamo da soli ore e ore, tra di noi c’era una stima reciproca difficile da misurare. Ricordo anche che quando andai via da Catania dopo 5 anni, fece di tutto per trattenermi ma, quando capii che ormai la decisione era presa, mi disse che se fossi voluto ritornare, le porte sarebbero state sempre aperte. Senza quel tragico incidente che se lo portò via, probabilmente l’anno successivo sarei stato l’allenatore del Catania. Mancavano sette giorni ad una partita per me ‘speciale’, la mia prima volta da allenatore contro il Catania. Allenavo il Fasano e quel lunedì mi fecero un’intervista per sottolineare questa particolare situazione che avrei vissuto, affrontando da avversario i rossoazzurri. Sbrigai il tutto e, nel pomeriggio, ricevetti un’altra telefonata, durante la quale mi chiesero altre dichiarazioni. In un primo momento non capii, pensavo non avessero registrato quelle precedenti. Invece mi dissero che avremmo dovuto cambiare il senso dell’intervista perchè, qualche minuto prima, il presidente Massimino era rimasto vittima di un incidente. Chiesi subito l’autorizzazione alla società per poter presenziare ai funerali: fu un momento straziante, i tifosi accorsi erano più di 10.000».