Oltre 23mila iscritti al gruppo Facebook contro l’assessore leghista nel governo siciliano

Oltre 23mila iscritti in meno di 24 ore per un gruppo nato su Facebook lo scorso 13 maggio, quasi in contemporanea con la notizia della decisione del presidente della Regione Musumeci di affidare alla guida della Lega l’assessorato ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana. Il gruppo, che si chiama “Fuori la Lega dalla Sicilia. No i Beni Culturali alla Lega” vede volti noti del mondo della cultura locale come artisti, curatori, direttori di spazi espositivi o scrittori affiancati da attivisti e da comuni cittadini che hanno scelto di schierarsi. Insieme, adoperano lo spazio virtuale per polemizzare, commentare e soprattutto per diffondere approfondimenti e notizie legati alla vicenda.

Come riporta Repubblica, la comunicazione iniziale degli amministratori ha questo incipit: “La delega dell’assessorato dei Beni culturali e dell’identità siciliana a un esponente delle Lega Nord è un attacco diretto ai siciliani e alle siciliane. È inaccettabile che un partito che ha sempre fatto gli interessi del Nord, disprezzando la Sicilia, entri a far parte del suo parlamento. La cosa più grave è, però, che un presidente della Regione prenda una tale decisione senza il consenso dei cittadini”.

Non mancano le iniziative di protesta: per il momento, sotto il segno del distanziamento sociale, molti membri del gruppo inondano di commenti negativi le pagine ufficiali dei politici più coinvolti ma si discute anche di pianificare per la Fase 3 e nel rispetto delle normative per l’emergenza Covid dei sit in, distanziati, ai piedi di Palazzo d’Orleans. A corredo del gruppo, che al momento resta “segreto”, l’hashthag #SleghiAMOlasicilia e una regola per i suoi membri: “Gruppo riservato agli antifascisti – si legge in cima – Se non lo sei passa oltre”.