Oggi Foschi incontra la squadra a Boccadifalco. «Tutti quanti devono restare a testa alta» Le ultime

L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” si sofferma sulle dichiarazioni di Rino Foschi, dopo il verdetto della Serie C: «Non so che dire, è una cosa che fa troppo male. È una roba inaccettabile. Non la posso accettare perché quest’estate sono venuto qui sapendo che la società aveva bisogno di un attivo, perché sapevo che ci fossero dei rischi, ma abbiamo fatto un grande lavoro. Siamo stati turbati da queste chiacchiere per tutto il corso dell’annata, ma questa sentenza è inaccettabile perché abbiamo lavorato e fatto un campionato regolare. Se nel passato c’era qualcosa da vedere come in tante altre società è un conto, ma la Covisoc ci ha fatto iscrivere. È una cosa brusca, addirittura finire in Serie C dopo aver fatto un’annata regolare. È una roba terribile e non ho veramente parole per descrivere questa situazione». Un anno dopo la mazzata di Cesena, Foschi deve fare i conti con una situazione simile a Palermo. Oggi, il Palermo torna ad allenarsi e lo farà con l’umore a terra. Il dirigente romagnolo tornerà in Sicilia per avere un faccia a faccia con la squadra: «Li incontrerò prima dell’allenamento  e dirò loro che tutti quanti devono restare a testa alta, perché noi non abbiamo commesso nulla. Abbiamo solo fatto il nostro lavoro e siamo riusciti a chiudere in una buona posizione di classifica, per questa città e per questi tifosi. Questo è un verdetto che non meritiamo, il nostro lavoro non merita questa condanna». Un lavoro che per Foschi è iniziato con le cessioni di La Gumina, Coronado e Gnahoré, quelli del tesoretto che ha permesso al Palermo di tirare la corda almeno fino ai problemi di metà stagione: «Da quest’estate abbiamo fatto il nostro dovere con la massima professionalità. Se si tratta di questioni del passato è nel passato che andavano decise certe cose. Non adesso, per questo non l’accetto e non lo accetterò mai. So solo che quest’anno ci stanno facendo pagare la nostra onesta e il lavoro che abbiamo fatto, che stiamo facendo ancora. Questo non è giusto, allora il Palermo non andava iscritto quest’estate, invece di fare tutti questi processi in fretta». Foschi non alza bandiera bianca: «Qualcuno ci sta facendo del male. Sta facendo del male alla quinta città d’Italia, ad un tifo spettacolare e a cinquanta famiglie che vivono grazie al lavoro di quest’azienda. Siamo onesti e seri, non meritiamo questa punizione. Specialmente per chi lavora in questa società».