Nuovo tracollo a Brescia, in totale presi 38 gol. Soltanto cinque squadre peggio dei rosanero

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla sconfitta del Palermo contro il Brescia e i tanti gol subiti dai rosanero.

La difesa del Palermo è tornata a ballare, commettendo errori uno dietro l’altro che hanno complicato di molto il percorso che era stato intrapreso e che aveva consentito alla squadra di Corini di rilanciare le proprie ambizioni di secondo posto. Le nove reti subite nelle ultime tre gare sono la perfetta fotografia dell’attuale momento che sta vivendo la fase difensiva, più che la difesa in sé, del Palermo.

Strafalcioni individuali, ma anche errati posizionamenti collettivi, hanno permesso alla Cremonese di realizzare due gol nel giro di pochissimi minuti, gettando al vento il vantaggio accumulato nel primo tempo. Su tutti l’errore commesso da Aurelio nella rete del pareggio dei grigiorossi. Ancora peggio è accaduto con la Ternana, dove i gol subiti sono stati tre, e tutti partono da una sbavatura del centrale, nello specifico Ceccaroni, che contro le «fere» ha vissuto la sua peggiore giornata in maglia rosanero, dopo che si era sempre contraddistinto per impegno, abilità nelle marcature e grande concentrazione.

A chiudere il cerchio è stata la gara con il Brescia, quattro volte palla dentro il secco, e reazione all’iniziale svantaggio con tanto di successivo sorpasso rosanero finita per essere vanificata sotto i colpi delle «rondinelle», agevolate anche dal rosso rimediato da Marconi che ha lasciato la squadra in inferiorità numerica per oltre 70 minuti. Un quadro non certamente positivo, se si vuole provare a lottare per la Serie A.

È difficile vincere quando si incassano tutti questi gol e quando realizzarne anche più di due non basta per portare punti a casa. Eppure, a inizio stagione la retroguardia rosanero, anche se sono cambiati degli interpreti per via dei vari infortuni, come Ceccaroni prima e adesso Lucioni, dava ampie garanzie e sembrava che i problemi della squadra potessero essere legati a tutti i reparti, tranne che a quello difensivo. A far la differenza, senza ritornare nel dettaglio dei singoli errori, che talvolta comunque possono essere commessi a giro da tutti, è probabilmente la sensazione che talvolta sia mancato l’equilibrio.