Nuovo Dpcm, Speranza in Senato: “Non ci sono le condizioni per allentare le misure”

Dopo il vertice di ieri tra governo e Cts, l’esecutivo lavora al nuovo decreto per contenere la terza ondata di Coronavirus: il ministro della Salute Roberto Speranza ne illustra le principali misure oggi, mercoledì 24 febbraio, in Parlamento: alle 13.30 in diretta dall’Aula del Senato, poi gli stessi provvedimenti saranno annunciati alla Camera nel pomeriggio.

In linea con le richieste avanzate dai partiti che si trovavano all’opposizione durante il Conte bis, il governo ha deciso di discutere ogni nuovo Dpcm con le Camere. L’approvazione definitiva è comunque prevista per venerdì prossimo, 26 febbraio. Le regole entreranno in vigore a partire dal 5 marzo, allo scadere dell’ultimo Dpcm.

Il discorso di Speranza al Senato
“Dire a verità al Paese sulla pandemia è un obbligo”, ha detto il ministro Speranza. “Solo il comune lavoro – ha continuato – di tutte le istituzioni può portarci a vincere la sfida che abbiamo davanti. Questo dibattito è importante e siamo in una situazione politica nuova. Ringrazio il presidente Mattarella. Il premier ha detto che l’unità non è un’opzione ma un dovere. Ho sempre auspicato un’unità nazionale contro l’emergenza. Non c’è strada diversa da unità”.

“I ritardi di alcune forniture dei vaccini – ha detto poi Speranza – che pure ci sono, non cambieranno l’esito della partita: il Covid è destinato a essere arginato. Finalmente vediamo la luce in fondo al tunnel. Ma bisogna essere chiari: in questo ultimo miglio non possiamo assolutamente abbassare la guardia: non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia”.

Secondo il ministro per la Salute, “Siamo di fronte a un nemico incredibilmente forte. Non c’è un’altra strada diversa dall’unità per affrontare l’emergenza più grande del dopoguerra. Siamo all’ultimo miglio, un passaggio delicato e decisivo per vincere finalmente la battaglia. Adesso serve uno sforzo unitario, una leale collaborazione a Roma e con tutte le Regioni”.

“L’indice Rt – ha aggiunto Speranza – si avvia con le misure attualmente in vigore a superare la soglia di 1, e i tecnici ci spiegano che con Rt sopra 1 il numero di casi aumenta costantemente in modo significativo, il che potrebbe portare al sovraccarico dei servizi sanitari. Per questo dobbiamo essere particolarmente prudenti, tanto più con le varianti che sono più contagiose e pericolose”.