Nocerino: «Palermo la mia consacrazione. Zamparini e il mancato rinnovo, vi dico tutta la verità»

Domenica ci sarà il match tra Palermo e Acr Messina, partita che porta con se molti ricordi. Sicuramente i più belli sono quelli di quando queste 2 squadre giocavano in Serie A e lottavano per la qualificazione alla Coppa Uefa. Un doppio ex dell’incontro è Antonio Nocerino, che ha voluto parlare della sua esperienza nelle 2 squadre ai microfoni di “La Gazzetta dello Sport”. Di seguito le sue parole: «Messina mi permise di conoscere la Serie A, anche se solo per sei mesi,ma sono stato molto bene. E’ stata la prima società a farmi giocare nel massimo campionato. Palermo fu la mia consacrazione, ma anche l’amore per una piazza da dove non me ne sarei mai andato. Rappresenta tutto : a livello calcistico, a livello umano, è la squadra che più mi è rimasta nel cuore. Anche se poi sono andato al Milan dove feci bene, se avessi avuto la possibilità sarei rimasto per sempre». Cosa accadde? «Andai in ritiro con Pioli, dopo la finale di Coppa Italia persa con l ’Inter. Avevo capito che Rossi non sarebbe rimasto ma ero convinto che, pur vendendo qualche pezzo pregiato come Pastore, avevamo gente come Miccoli e Ilicic e si potevano fare innesti per continuare a crescere come ha fatto il Napoli. Avevo l’ultimo anno di contratto, ma Zamparini mi voleva vendere a tutti i costi, non ho mai capito perché. Comincia il ritiro,ma partii per la Nazionale, Sogliano mi disse che al rientro avremmo parlato del mio rinnovo, invece mi vendettero al Milan per 500 mila euro. Se mi avessero dato la possibilità di scegliere, io avrei detto Palermo. Infatti all’ inizio a Milano ho sofferto tantissimo, anche se ero nel top del campionato italiano». Lei provò a tornare. «Sì, dopo qualche anno, c’era Iachini e glielo chiesi, ma nonostante il mister mi volesse capì che Zamparini non ne voleva sapere».